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Anello del Pescatore Stampa
Martedì 19 Febbraio 2013 20:24

L'anello del Pescatore o piscatorio (lat.: Anulus piscatoris) fa parte ufficialmente delle insegne del Papa, che la Chiesa cattolica identifica come il successore di san Pietro, il cui mestiere era quello di pescatore. L'anello del Pescatore è un sigillo utilizzato fino al 1842 per sigillare ogni documento ufficiale redatto dal Papa, o da lui controfirmato.

L'anello, che viene fabbricato in oro per ciascun nuovo pontefice, riporta un bassorilievo di san Pietro che pesca da una barca. Lungo il bordo dell'immagine viene incisa l'iscrizione con il nome del pontefice. Durante il rito dell'incoronazione (che - a partire dall'elezione di Papa Giovanni Paolo I - è stato sostituito dalla solenne Messa crismale di inizio del Pontificato) il cardinale decano lo infila al dito della mano destra del nuovo Papa. Alla morte del Papa, l'anello del Pescatore viene distrutto dal cardinale camerlengo alla presenza degli altri cardinali, utilizzando un martelletto d'argento: viene prima incisa una croce con uno scalpello e successivamente con il martello viene rotto e conservato nei musei vaticani come reperto. L'azione, che una volta era intesa a prevenire l'uso del sigillo per retrodatare degli atti, ha poi assunto il significato di sottolineare che nel periodo di sede vacante nessuno assume le prerogative proprie del Sommo Pontefice.

Una lettera scritta da Papa Clemente IV al nipote Pietro Grossi nel 1265 fa per prima menzione dell'anello del Pescatore, utilizzato per sigillare tutta la corrispondenza privata, per mezzo della pressione dell'anello sulla ceralacca riscaldata e fusa sulla carta. Gli atti pubblici, invece, recavano un sigillo in piombo fuso sul documento stesso. Tali documenti prendevano il nome di bolla papale, dalla bolla di piombo che vi veniva apposta. L'utilizzo dell'anello del Pescatore cambiò durante il XV secolo, quando se ne conosce l'uso per il sigillo apposto sui documenti detti brevi. Tale pratica cessò nel 1842, quando la cera con il nastrino in seta impressa con l'anello del Pescatore cedette il posto ad un timbro con inchiostro rosso.

La tradizione dell'anello deriva sicuramente dai monarchi medievali, ai quali i sudditi mostravano rispetto e deferenza con il bacio dell'anello.

L'anello del Pescatore viene normalmente indossato dal Papa nel dito anulare destro. Nel caso di Papa Giovanni Paolo II tale anello era un semplice sigillo ovale, mentre l'anello che portava al dito era invece quello episcopale donatogli da Papa Paolo VI[1].

La costituzione apostolica voluta da Giovanni Paolo II introduce delle modifiche al rito della rottura dell'anello, difatti prescrive che: [I Cardinali] provvedano a far annullare l'Anello del Pescatore e il Sigillo di piombo, con i quali sono spedite le Lettere Apostoliche[2] e non è specificato cosa voglia dire esattamente "annullare" l'anello del Pescatore. L'anello di Giovanni Paolo II, ad esempio, non fu spezzato ma fu donato simbolicamente a san Giuseppe[3], ed è stato poi collocato dall'arcivescovo di Cracovia Franciszek Macharski nella chiesa dei Carmelitani Scalzi a Wadowice[4], città natale del pontefice.

Indice

L'Anello del Pescatore nella filmografia

  • Nelle scene iniziali del film Angeli e demoni di Ron Howard, basato sul romanzo omonimo di Dan Brown, vengono riprodotte le fasi della distruzione dell'anello in seguito alla morte del pontefice.
  • Nel film La Pantera Rosa 2 il personaggio Tornado sottrae di nascosto il gioiello del Papa.
  • Nel film Madagascar 3 uno dei protagonisti ruba l'anello al Sommo Pontefice.

Note

  1. ^ Il sigillo spezzato, poi l' annuncio al mondo. URL consultato in data 14 febbraio 2013.
  2. ^ UNIVERSI DOMINICI GREGIS. URL consultato in data 14 febbraio 2013.
  3. ^ San Giuseppe, il Padre della Nuova Evangelizzazione. URL consultato in data 14 febbraio 2013.
  4. ^ GIOVANNI PAOLO II REGALA IL SUO ANELLO PAPALE PER IL QUADRO DI SAN GIUSEPPE NELLA CHIESA DEI CARMELITANI SCALZI A WADOWICE. URL consultato in data 14 febbraio 2013.

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Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Marzo 2013 20:20
 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011

ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)