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Hummes Cláudio |
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Domenica 24 Febbraio 2013 23:15 | |||||||||||||||||||||||||||||
Cláudio Hummes (Montenegro, 8 agosto 1934) è un cardinale, arcivescovo cattolico e teologo brasiliano.
Biografia
Giovinezza e studi
Nato nello stato di Rio Grande do Sul in una famiglia di origine tedesca, ha compiuto gli studi nel seminario francescano di Taquari, nel suo stato natale. Entrato nell'Ordine dei Frati Minori[1], ha accolto il nome religioso Cláudio, ha fatto la professione solenne il 2 febbraio 1956 ed è stato ordinato presbitero a Divinópolis, nello stato di Minas Gerais, il 3 agosto 1958.
Vescovo
È stato nominato vescovo il 22 marzo 1975 ed è divenuto il vescovo diocesano di Santo André, vicino a San Paolo, dove ha trascorso 21 anni, fino al 29 maggio 1996, quando ha assunto il governo dell'arcidiocesi di Fortaleza, nel Ceará.
Il 15 aprile 1998 papa Giovanni Paolo II lo ha eletto arcivescovo metropolita di San Paolo e, nel Concistoro del 21 febbraio 2001, cardinale ricevendo il titolo di Sant'Antonio da Padova in Via Merulana.
A San Paolo arriva con l'etichetta di conservatore. Hummes riparte dalle vocazioni, dall'evangelizzazione di una metropoli moderna e secolarizzata, dall'attenzione ai mass media, dal confronto con le varie componenti della seconda diocesi più grande del Sudamerica. Dotato di grandi capacità di mediazione, prende le distanze dai movimenti dei contadini 'sem terra' e dai programmi di contraccezione con preservativi per frenare l'Aids, ma attacca i governi che non si preoccupano della disoccupazione e dei poveri, si erge a strenuo difensore dei diritti umani.
Prefetto
Il 31 ottobre 2006 è stato nominato da papa Benedetto XVI prefetto della Congregazione per il Clero sostituendo nella carica il cardinale Darío Castrillón Hoyos: si è trattato di un altro passo verso il riordino della Curia messo in atto da papa Ratzinger, per di più inatteso, data l'appartenenza del cardinale Hummes all'Ordine dei Frati Minori, in una congregazione che si occupa del clero secolare. Il 7 ottobre 2010 il papa accetta le sue dimissioni da prefetto e da presidente del Consiglio Internazionale per la Catechesi, organismo collegato alla Congregazione, per raggiunti limiti di età. Gli succede l'arcivescovo Mauro Piacenza.
Pensiero e posizioni
Teologia della Liberazione
Negli anni settanta, Dom Claudio fu uno dei seguaci più fervidi della Teologia della Liberazione. Attualmente si è spostato su posizioni più tradizionali. Quando era arcivescovo di Porto Alegre, aprì le porte delle chiese agli operai che manifestavano contro la dittatura militare. E, sempre in quegli anni, guidò da sindacalista la protesta dei metalmeccanici. Tant'è che si occupò della Pastorale Operaia del Brasile negli anni di episcopato a Santo André. Sui compiti che aspettano il Papa, prima del conclave dell'aprile 2005, rispondeva ai cronisti: "Fornire risposte ai progressi delle scienze, affrontare l'avanzata della povertà e proseguire nel dialogo con le altre religioni". Ma poi avvertiva: "Normalmente, i papi sorprendono sempre, scandiscono sempre un tempo nuovo per la Chiesa: nessun Papa è uguale all'altro, nessuno è la continuazione esatta del predecessore". All'atto della sua nomina a prefetto della Congregazione per il Clero, fece scalpore la sua affermazione in merito alla possibilità di rivedere il celibato sacerdotale. Affermazioni che fecero infuriare non poco il Vaticano, a tal punto che, una volta giunto a Roma, il cardinal Hummes dovette fare marcia indietro e ritrattare quanto detto anche con un documento intitolato "L'importanza del celibato sacerdotale".
Abusi da parte di alcuni membri del clero
Il 5 gennaio 2008, il prefetto ha lanciato una proposta significativa: quella di istituire dei "cenacoli eucaristici", preposti a pregare, con adorazioni eucaristiche ad hoc, per le vittime dei preti pedofili e per la santificazione del clero mondiale. «Ci sono sempre stati problemi tra i preti - osserva Hummes - perché siamo tutti peccatori, però in questo tempo sono stati segnalati fatti veramente molto gravi. Ovviamente - aggiunge Hummes - si deve sempre ricordare che solo una minima parte del clero è coinvolta in situazioni gravi, neppure l'uno per cento ha a che fare con problemi di condotta morale e sessuale. La stragrande maggioranza non ha nulla a che vedere con fatti di questo genere. Ma tutti i sacerdoti hanno comunque bisogno di aiuto spirituale per continuare a vivere la propria vocazione e la propria missione nel mondo di oggi. La Chiesa, poi, ha sempre pregato per la riparazione dei peccati di tutti. È questa, ad esempio, una delle caratteristiche della tradizionale devozione al Sacro Cuore di Gesù».
Il 26 giugno 2009 il cardinale Hummes ha dichiarato che i casi di pedofilia a volte non arrivano nemmeno al 4% dei sacerdoti[2]. Questa dichiarazione rettifica un precedente intervista dello stesso cardinale Hummes del 5 gennaio 2008 all'Osservatore Romano, in cui dichiarava che tra i sacerdoti neppure l'uno per cento ha a che fare con problemi di condotta morale e sessuale[2]. Il 6 Luglio 2010, nella sua prima uscita pubblica dopo l'Anno di Santificazione dei Sacerdoti indetto da Benedetto XVI, ha ricevuto a Battipaglia (Sa), dalle mani del Presidente dell'Associazione Cattolica Internazionale 'Tu es Petrus', Gianluca Barile, il Premio Internazionale 'Annus Sacerdotalis'.
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011