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Supplemento Enciclopedico del MONITORE NAPOLETANO |
Fondato nel 2012 |
Io speriamo che me la cavo (libro) |
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Martedì 19 Novembre 2013 13:00 |
Io speriamo che me la cavo. Sessanta temi di bambini napoletani è un libro scritto nel 1990 dal maestro elementare
Affresco fin troppo reale di un meridione lontano dalla modernità, che si sente ai margini di uno sviluppo al tempo stesso così vicino e così lontano, ha come eroi, secondo il critico Riccardo Esposito, proprio quei tanti cittadini del Sud che cercano coraggiosamente di vivere la loro vita in modo onesto e dignitoso, non cedendo al richiamo dei soldi facili o delle raccomandazioni della criminalità organizzata.
L'opera, anomala nel suo genere, ha venduto più di un milione di copie diventando un bestseller[1].
Il titolo del libro è dato dalla frase con cui un alunno, il più scalmanato di tutti (che alla fine del libro ha una sorta di "conversione dell'Innominato" verso lo studio e il senso del dovere), conclude il suo tema sulla parabola preferita di Gesù, ossia l'Apocalisse, ribattezzata da quello studente con la locuzione "la fine del mondo".
Da questo libro fu tratto il film omonimo del 1992, interpretato da Paolo Villaggio e diretto da Lina Wertmüller.
Note
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Supplemento Enciclopedico del MONITORE NAPOLETANO
Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011