Scritto da Virginia Bellino  
Mercoledì 12 Settembre 2012 19:24

Ivano Pizzi nasce il primo luglio 1978 da una famiglia che ha lo sport nel sangue: co­sì sulla scia del primo­ge­nito Do­menico, oggi medico, salgono in sella anche Luca e l'ul­­ti­mo arrivato, Ivano, sin dalla giovane età. Al quarto anno da Under, Ivano ha avuto un in­cidente in allenamento, del quale non ricorda nulla, che gli cambia la vita. Un urto alla testa, il coma e il risveglio da ipovedente a causa del distacco della retina: perde subito l'uso di  un occhio mentre il secondo è stato salvato grazie alla laserterapia.

Solo nel 2009 riesce a risalire in sella vincendo le resistenze della moglie e della famiglia e il parere negativo dei medici a causa del forte rischio che cor­re: avendo solo un quarto di decimi se dovesse subire un colpo alla testa rischierebbe la completa cecità. Alla fine trova come guida il fratello Luca, un passato da corridore dilettante, e arrivano i primi risultati.

Nel 2010 i due fratelli ai Campionati Mondiali di Baie Comeau conquistano la medaglia d'Oro nella corsa in linea e la medaglia di Bronzo nella cronometro; lo scorso anno a Roskilde salgono ancora sul podio mondiale con la medaglia d'Oro a cronometro e oggi, alle Paralimpiadi di Londra, salgono sul secondo gradino del podio nella prova a cronometro e il loro spirito vincente esce tutto nelle dichiarazioni del fine gara: "Non ci è stato comunicato dall'ammiraglia che stavamo lottando per l'oro, pensavamo di dover combattere solo per un piazzamento. Brucia aver perso la medaglia più importante per soli due secondi".