Arthur Chester Alan |
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Mercoledì 21 Novembre 2012 19:15 |
Nato a Fairfield, Vermont, il 5 ottobre 1830, si guadagnava da vivere come insegnante. In seguito, frequentò lo Union College di Schenectady, nello stato di New York e si laureò in legge. Si trasferì quindi a New York City, divenendo un apprezzato avvocato e nel 1859 si sposò. Durante la guerra di secessione ebbe l'incarico di quartiermastro generale, cioè di garantire i rifornimenti per l'esercito nordista. In seguito a ciò il presidente Grant lo nominò amministratore del porto di New York. Divenne presidente nel 1881, succedendo a Garfield, ucciso dopo pochi mesi di mandato. Repubblicano, Arthur dimostrò di essere più adatto alla carica del predecessore. Attuò un'opera moralizzatrice, facendo approvare una legge sui funzionari pubblici, con la quale essi venivano assunti per concorsi pubblici ed erano inamovibili. Questa legge diede all'America funzionari esperti nel momento in cui si avviava a diventare un'enorme potenza industriale. Fu in questo periodo infatti che a New York sorsero i primi grattacieli e fu inaugurato il Ponte di Brooklyn. Sotto la sua amministrazione inoltre fu chiusa l'immigrazione cinese, che aveva raggiunto livelli eccessivi. Nel 1881, anno in cui Arthur diveniva presidente, John D. Rockefeller, l'uomo più ricco di tutti i tempi, fondava il suo impero petrolifero. Il 30 aprile 1882 fu ucciso Jesse James, l'ultimo grande fuorilegge del Far West. Gli storici hanno avuto un giudizio sostanzialmente positivo sulla presidenza di Arthur, che coincise con una fase di grande sviluppo economico, industriale e dei trasporti. Il suo mandato terminò nel 1885 e Arthur si ritirò a vita privata. Morì di infarto il 18 novembre 1886 a New York. Curiosità
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 21 Novembre 2012 19:25 |