Piano di rinascita democratica |
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Lunedì 24 Giugno 2013 11:07 | ||||||||||
Il piano di rinascita democratica (clicca qui per il testo integrale detto anche programma di rinascita nazionale o il Piano)[1] era una parte essenziale del programma piduista e consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione. La sua materiale redazione da parte di Francesco Cosentino[2] è stata la ragione per cui si è voluto definire quest'ultimo come la mente istituzionale della compagnia P2[3].
Obiettivi
I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di riforme e modifiche costituzionali onde
In particolare andavano programmate azioni di Governo, di comportamento politico ed economico, nonché di atti legislativi, per ottenere ad esempio nel settore scuola di
Il piano è stato ritrovato e sequestrato nel 1982 in un doppiofondo di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio Gelli, Maestro venerabile della loggia massonica P2, assieme al memorandum sulla situazione politica in Italia. È stato pubblicato negli atti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2[4].
Punti principali
A trent'anni di distanza, alcuni punti del piano hanno trovato parziale attuazione a livello istituzionale e di assetto economico nel mondo imprenditoriale e soprattutto a livello mediatico. Altri sono stati riproposti dalle forze politiche, anche di tendenza opposta.
Principali punti:
Licio Gelli sostiene che la coincidenza di talune parti del "Piano" con i programmi dei partiti attuali non sarebbe casuale[6]. In un'intervista dell'ottobre 2008 ha successivamente affermato che, sebbene tutte le forze politiche abbiano preso spunto dal Piano (tanto da indurlo a reclamare ironicamente i diritti d'autore), Silvio Berlusconi è l'unico che può attuarlo[7]. Dello stesso avviso Mario Guarino, Sergio Flamigni[8] e Umberto Bossi[9].
Dettagli
Il piano prevedeva modifiche urgenti e a medio e lungo termine.
Modifiche urgenti
Modifiche riguardo al Governo
TV e stampa
Sindacati
il sindacato non deve fare politica. In quest'ottica occorre
Il primo obiettivo è collegato al tema della insufficiente delimitazione di chiari confini e della sovrapposizione di poteri, che indeboliscono lo Stato. Come esempio:
I due obiettivi si realizzano con due ipotesi:
Lo Statuto dei lavoratori art. 17 vietava il finanziamento a sindacati di comodo; È lasciato come ultima scelta
Provvedimenti a medio e lungo termine
Il ruolo della stampa:
Infine era previsto il ridimensionamento del ruolo del Presidente della Repubblica con il passaggio, tra l'altro, del comando delle Forze Armate nelle mani del Ministero dell'Interno.
Note
Collegamenti esterni
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Ultimo aggiornamento Lunedì 24 Giugno 2013 11:26 |