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Storia d'Italia di Indro Montanelli Stampa
Sabato 22 Dicembre 2012 13:21

Storia d'Italia è un'opera monumentale del giornalista e divulgatore storico Indro Montanelli, coadiuvato prima da Roberto Gervaso e poi da Mario Cervi.

Essa è suddivisa in più volumi, ognuno dedicato a un'epoca della storia italiana dalla tarda età romana fino alla fine del XX secolo. L'opera ha riscosso molto successo, vendendo oltre un milione di copie[1] e diventando uno dei libri di divulgazione storica più diffusi nel Paese.

Riguardo alla stesura dei volumi, in un'intervista Mario Cervi ha dichiarato:[2]

« L’Italia littoria. Da qui prese il via la nostra collaborazione. In verità la gran parte dei volumi successivi, come Indro ha sempre riconosciuto, li ho scritti io, con la sua piena approvazione. Poi lui faceva le prefazioni e le postfazioni, che erano molto importanti. Naturalmente, se dovevo inserire il ritratto di un personaggio di cui Montanelli aveva già scritto, attingevo dai suoi articoli. »

Indice


Il prologo dell'opera: Storia di Roma

« Tutto quello che qui racconto è già stato raccontato. Io spero solo di averlo fatto in maniera più semplice e cordiale, in uno stile più piano e facilmente accettabile dalla grande massa dei lettori, attraverso una serie di ritratti che illuminano i protagonisti di una luce più vera, spogliandoli dei paramenti che ce li nascondevano. »
(Indro Montanelli[3][4])

Storia di Roma non fa parte dell'opera Storia d'Italia, ma ne è il prologo ed è importante perché il suo successo spinse Montanelli a pubblicare i libri sulla Storia d'Italia dal 476 a oggi. Venne pubblicata negli anni 50, inizialmente a puntate sulla Domenica del Corriere e poi raccolta in volume. Montanelli nel corso della pubblicazione a puntate del libro ricevette molte lamentele:

« Mi si accusava di leggerezza, di faciloneria, di disfattismo e qualcuno addirittura di empietà, per il mio modo di trattare un argomento considerato sacro. »
(Indro Montanelli)

Montanelli aveva infatti attualizzato la storia romana paragonando Sant'Ambrogio a Ford o a Rockfeller e affermando che la monarchia di Servio Tullio:

« era un regime capitalista o plutocratico in piena regola, che dava il monopolio del potere legislativo alla Confindustria, togliendolo alla Federterra, cioè al Senato che di denaro ne aveva molto meno »
(Indro Montanelli)

L'opera uscì in volume nel 1957 e Montanelli alla sua uscita si augurò:

« Se riuscirò ad affezionare alla storia di Roma qualche migliaio di italiani, sin qui respinti dalla sussiegosità di chi gliel'ha raccontata prima di me, mi riterrò un autore utile, fortunato e pienamente riuscito »
(Indro Montanelli)

Alla fine il libro riscosse successo e Montanelli fu incoraggiato a scrivere altri libri sulla storia d'Italia.

L'opera

Indro Montanelli intese la sua Storia d'Italia come la naturale prosecuzione della Storia dei Greci e della Storia di Roma; data l'ampiezza del lavoro iniziò nel 1965 una collaborazione col giovane Roberto Gervaso, fresco di studi, col quale pubblicò "L'Italia dei secoli bui", "L'Italia dei Comuni", "L'Italia dei secoli d'oro", "L'Italia della Controriforma", "L'Italia del Seicento", "L'Italia del Settecento".

"L'Italia giacobina e carbonara", "L'Italia del Risorgimento", "L'Italia dei notabili", "L'Italia di Giolitti "e "L'Italia in camicia nera" sono opera del solo Montanelli, che inaugura una nuova collaborazione, con il giornalista Mario Cervi, a partire dal volume "L'Italia littoria" proseguendo con "L'Italia dell'Asse", "L'Italia della disfatta", "L'Italia della guerra civile", "L'Italia della Repubblica", "L'Italia del Miracolo", "L'Italia dei due Giovanni", "L'Italia degli anni di piombo", "L'Italia degli anni di fango", "L'Italia di Berlusconi", "L'Italia dell'Ulivo", ultimo capitolo che confina con l'attualità.

Ha avuto varie edizioni - dai primi volumi in tela ai successivi in cofanetto, fino alle ristampe più economiche e le pubblicazioni per le edicole, in volumi allegati al Corriere della Sera, a fascicoli o volumetti - tutti editi da Rizzoli.

Dagli ultimi volumi sono stati tratti i libri "L'Italia del Millennio" e "L'Italia del Novecento", contenenti sostanzialmente riassunti dell'opera.

L'Italia dei secoli bui - Il Medio Evo sino al Mille

Parla della Storia d'Italia nel periodo medioevale. Ad inizio opera parla del declino e della caduta dell'Impero romano d'Occidente (già trattato nella precedente opera) per poi iniziare a narrare la storia medioevale italiana.

L'opera non è esente da imprecisioni, per esempio nella descrizione dell'Imperatore romano Maggioriano:

« Ricimero non tardò ad accorgersi che Maggioriano voleva fare l'imperatore sul serio e nel maggio del 460 lo depose. Maggioriano si ritirò a vita privata in una villa vicino Roma dove, pochi anni dopo - riferisce Procopio - morì di dissenteria. »
(Indro Montanelli, L'Italia dei secoli bui, pag. 149)

In realtà il passo di Procopio sulla morte di Maggioriano conferma che morì di dissenteria, ma mentre era in guerra contro i Vandali:

« E i Romani, basando la loro confidenza sul valore di Maggioriano, già avevano cominciato ad avere giuste speranze di recuperare la Libia per l'Impero. Ma nel frattempo Maggioriano fu attaccato dalla malattia della dissenteria e perì, un uomo che si era mostrato moderato nei confronti dei suoi sudditi, e oggetto di timore per i suoi nemici. »
(Procopio, Bellum vandalicum, 7.13)

La notizia che Maggioriano morì a Roma è riportata da Vittore di Tuenna, il quale la colloca nel 463 e non dice nulla di malattie ("Maiorianus Romae occiditur": Chron. s.a.463). La notizia della deposizione è riportata dai Fasti vindobonenses priores, che però precisano subito che fu poi ucciso da Ricimero.

Altre imprecisioni:

  • Smaragdo non è il primo esarca ma il secondo. Il primo esarca è Decio.
  • Non fu il Papa a chiedere ai Franchi di invadere il regno longobardo nel 584 ma l'Imperatore Maurizio (v. Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, Libro III).
  • Montanelli sostiene che Costante II sarebbe venuto in Italia perché avrebbe avuto paura degli Arabi. La realtà era diversa : a Costantinopoli era odiato perché aveva assassinato il fratello Teodosio e forse aveva veramente intenzione di restaurare l'Impero. Comunque Costante II nel 659 aveva costretto gli Arabi a pagare un tributo a Bisanzio, e ciò smentirebbe che Costante II avesse paura degli Arabi. Tale tesi viene ulteriormente smentita dall'ipotesi della bizantinistica recente che sostiene che Costante II avrebbe posto la residenza a Siracusa proprio per contrastare le incursioni degli Arabi nel mediterraneo occidentale. Anche quando parla del Tipo stranamente non fa nemmeno un accenno al monotelismo, cosa essenziale dato che il Papa si oppose al decreto imperiale proprio in quanto favoriva quell'eresia.

L'Italia dei Comuni

L'età comunale, fondamentale passaggio storico con l'affermazione dell'autonomia locale nell'ambito dell'Impero

L'Italia dei secoli d'oro - Il Medio Evo dal 1250 al 1492

Ha come argomento l'evoluzione dal tardo Medioevo al rinascimento in Italia

L'Italia della Controriforma - 1492-1600

Dall'ascesa dei Borgia alle ricadute storiche della Riforma luterana e del Concilio di Trento in un periodo che si chiude simbolicamente con il rogo di Giordano Bruno.

L'Italia del Seicento - 1600-1700

Storia di un secolo segnato dai progressi scientifici, l'ascesa e il declino delle potenze locali

===L'Italia del Settecento - 1700-1799 Sullo sfondo delle guerre di successione europee, un excursus dal barocco ai lumi, alla rivoluzione francese

L'Italia giacobina e carbonara - 1789-1831

Dalla rivoluzione francese ai moti carbonari

L'Italia del Risorgimento - 1831-1861

Dalla conclusione dei moti carbonari all'Unità d'Italia

L'Italia dei notabili - 1861-1900

Ripercorre la storia del Paese dall'Unità all'assassinio di Re Umberto, il 29 luglio 1900

L'Italia di Giolitti - 1900-1920

Ricostruisce il periodo dall'inizio del nuovo secolo sino alla fine della Prima guerra mondiale, dominato in campo politico dalla figura di Giovanni Giolitti

L'Italia in camicia nera - 1920-3 gennaio 1925

Dai disordini del 1920 sino all'instaurazione della dittatura fascista con il Discorso del bivacco di Mussolini

L'Italia littoria - 1925-1936

Storia del Paese durante il consolidamento della dittatura e l'avventura coloniale

L'Italia dell'Asse - 1936-10 giugno 1940

Gli anni segnati dall'Asse Roma-Berlino sino alla dichiarazione di guerra

L'Italia della disfatta - 10 giugno 1940-8 settembre 1943

La guerra a fianco della Germania viene ripercorsa sino all'armistizio ed alla rotta dell'esercito italiano

L'Italia della guerra civile - 8 settembre 1943-9 maggio 1946

Il libro, che volutamente definisce il periodo "Guerra civile" e non soltanto "Resistenza" per sottolineare la confusione regnante nel Paese, si chiude con l'abdicazione di Vittorio Emanuele III

L'Italia della Repubblica - 2 giugno 1946-18 aprile 1948

Dal Referendum costituzionale alla vittoria della Democrazia cristiana che vincolò il Paese al blocco occidentale

L'Italia del miracolo - 14 luglio 1948-19 agosto 1954

Tra l'attentato a Palmiro Togliatti che scatenò tumulti nel Paese e la morte di Alcide De Gasperi che aveva guidato l'Italia nella ricostruzione, si gettano le premesse per il "miracolo economico" appena successivo

L'Italia dei due Giovanni - 1955-1965

Papa Giovanni XXIII e Giovanni Gronchi sono i personaggi che a diverso titolo connotano gli anni della storia italiana

L'Italia degli anni di piombo - 1965-1978

Dagli anni che precedono la contestazione, la lunga notte del terrorismo, attraverso l'assassinio di Aldo Moro sino all'elezione alla presidenza della Repubblica di Sandro Pertini

L'Italia degli anni di fango - 1978-1993

Dall'elezione di papa Giovanni Paolo II attraverso la P2, i colpi di coda dell'eversione, il primo governo socialista, fino a Tangentopoli ed al crollo del sistema politico nato nel dopoguerra

L'Italia di Berlusconi - 1993-1995

Gli strascichi della corruzione e la nuova legge elettorale favoriscono l'ascesa politica di Silvio Berlusconi, che vince le elezioni del 1994 e forma un governo la cui breve esistenza sarà particolarmente travagliata

L'Italia dell'Ulivo - 1995-1997

Dalla caduta di Berlusconi alla prima crisi del governo Prodi, storia e cronaca si saldano, chiosate da questa amara considerazione di Montanelli nel Poscritto:

« L'Italia è finita. O forse, nata su dei plebisciti-burletta come quelli del 1860-'61, non è mai esistita che nella fantasia di pochi sognatori, ai quali abbiamo avuto la disgrazia di appartenere. Per me, non è più la Patria. È soltanto il rimpianto di una Patria. »

Note

  1. ^ Esaurita la «Storia d'Italia» di Indro Montanelli
  2. ^ A. Melazzini, Intervista a Mario Cervi
  3. ^ Luigi Mascheroni. La Storia infinita di Montanelli. il Giornale. URL consultato in data 19 agosto 2012.
  4. ^ Storia di Roma. omnialibri.info. URL consultato in data 19 agosto 2012.
Ultimo aggiornamento Sabato 22 Dicembre 2012 14:09
 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011

ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)