Bertone Tarcisio Pietro Evasio |
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Sabato 23 Febbraio 2013 20:15 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tarcisio Pietro Evasio Bertone (Romano Canavese, 2 dicembre 1934) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. È Segretario di Stato Vaticano dal 2006 e ricopre dal 2007 la carica di Camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Biografia
Infanzia, vocazione, formazione e ordinazione
Nato il 2 dicembre 1934 a Romano Canavese, in provincia di Torino, quinto di otto figli, frequentò lo storico oratorio di Valdocco a Torino. Nella stessa città frequentò il Liceo Salesiano Valsalice e giocò a calcio nel ruolo di terzino.
Dopo la maturità iniziò il noviziato con i salesiani di don Bosco a Pinerolo. La sua prima professione religiosa è del 3 dicembre 1950.
Ordinato presbitero il 1º luglio 1960 per l'imposizione delle mani del vescovo di Ivrea, monsignor Albino Mensa, fu inviato a perfezionare gli studi teologici a Torino, dove ottenne la licenza in teologia con una dissertazione sulla tolleranza e la libertà religiosa. Continuò gli studi poi a Roma, dove ottenne la licenza e il dottorato in diritto canonico con una ricerca su Il governo della chiesa nel pensiero di Benedetto XIV - Papa Lambertini (1740-1758).
Ministero presbiterale e carriera accademica
A partire dal 1967 insegnò teologia morale all'Ateneo Salesiano di Roma, che nel 1973 diventò Università Pontificia Salesiana. Insegnò anche Diritto internazionale e Diritto dei minori per molti anni nella stessa università.
Collaborò all'ultima fase della revisione del Codice di Diritto canonico e svolse un'intensa attività promozionale per la sua ricezione nelle Chiese particolari.
Nel 1988 fece parte del gruppo di sacerdoti che accompagnò l'allora cardinale Joseph Ratzinger nelle trattative per la riconciliazione con monsignor Marcel Lefebvre.
Nel 1989 divenne Rettore Magnifico dell'Università Pontificia Salesiana.
Arcivescovo di Vercelli
Il 4 giugno 1991 fu eletto arcivescovo di Vercelli, la più antica diocesi del Piemonte e ordinato vescovo il 1º agosto dello stesso anno da monsignor Albino Mensa (coconsacranti vescovo Luigi Bettazzi e vescovo Carlo Cavalla).
Il 28 gennaio 1993 fu nominato dalla CEI Presidente della Commissione ecclesiale giustizia e pace.
Arcivescovo Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede
Il 13 giugno 1995 Bertone è stato nominato Segretario della Congregazione per la dottrina della fede, in Vaticano, dove ha collaborato strettamente con il cardinale Joseph Ratzinger (l'attuale Papa Benedetto XVI), allora prefetto della stessa. Nel 1997 controfirmò la notificazione con la quale veniva annunciata la scomunica "latae sententiae" per il teologo cingalese Tissa Balasuriya (che decadde l'anno successivo a seguito della ritrattazione del teologo) e successivamente collaborò alla stesura della dichiarazione Dominus Iesus; nel 2000, durante il Giubileo, fu incaricato da Giovanni Paolo II della pubblicazione della terza parte del "segreto" di Fatima; da allora ha avuto modo di parlare direttamente con la veggente Suor Lucia di Fatima diverse volte.
Nel 2001 fu affidato a lui il caso del ritorno alla Chiesa cattolica dell'arcivescovo Emmanuel Milingo, che si era sposato con Maria Sung, un'adepta della Chiesa dell'unificazione del reverendo Moon.
Porta la sua firma e quella dell'allora card. Ratzinger il documento dal titolo "Nota sul valore dei Decreti dottrinali concernenti il pensiero e le opere del rev.do sac. Antonio Rosmini Serbati", con cui il percorso verso la beatificazione di Rosmini si è reso più facile fino ad arrivare alla beatificazione nel 2007. Peraltro la figura di Rosmini è legata a Bertone anche dalla coincidenza per cui quest'ultimo è stato ordinato sacerdote nel giorno del Dies Natalis di Antonio Rosmini.
Arcivescovo Metropolita di Genova e Cardinale
Il 10 dicembre 2002 Bertone fu nominato arcivescovo di Genova e prese possesso dell'arcidiocesi il 2 febbraio 2003. Il 21 ottobre 2003 papa Giovanni Paolo II lo elevò alla dignità cardinalizia, nominandolo cardinale presbitero del titolo di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana, diaconia elevata "pro hac vice".
Il 20 luglio 2004 presenziò accanto al Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, al ministro della difesa Antonio Martino ed al Capo di Stato Maggiore della Marina Biraghi, al varo della portaerei Cavour.
Cardinale Segretario di Stato Vaticano e Camerlengo di S.R.C.
Il 22 giugno 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato Segretario di Stato della Santa Sede, carica che ricopre dal 15 settembre 2006, succedendo al cardinale Angelo Sodano, dimissionario per raggiunti limiti d'età (come prescrive il Codice di Diritto Canonico): si ricostituisce in tal modo il tandem Ratzinger-Bertone che aveva già guidato l'ex Sant'Uffizio durante il Pontificato di Giovanni Paolo II.
Il 15 settembre 2006 ha preso possesso dell'Ufficio di Segreteria di Stato Vaticana.
Il 4 aprile 2007 è stato nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa da Benedetto XVI.
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Il 1º luglio 2007 è andato in visita al Santuario di Nostra Signora di Montallegro in occasione del 450º anniversario dell'apparizione della Madonna apparsa il 2 luglio 1557.
Il 10 maggio 2008 Benedetto XVI lo ha promosso all'ordine dei cardinali vescovi con il titolo della sede suburbicaria di Frascati. Bertone succede così a Alfonso López Trujillo, deceduto 20 giorni prima.
Il 10 aprile 2009 ha celebrato i funerali di stato per le vittime del terremoto in Abruzzo.
Dimissionario per raggiunti limiti d'età, il 15 gennaio 2010 Benedetto XVI le ha rigettate e gli ha comunicato per iscritto di non voler rinunciare alla sua "preziosa collaborazione".
Il 21 aprile 2012 ha ricevuto la Laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'Università Magna Grecia di Catanzaro.
Alcune prese di posizione
La polemica sulla fiction di papa Luciani
In un'intervista apparsa a pagina 5 del quotidiano della C.E.I. Avvenire il 26 ottobre 2006, Bertone ebbe modo di esprimere il proprio disappunto riguardo alla fiction su papa Giovanni Paolo I, accusandola di parzialità nel modo in cui venivano presentatate la Curia romana e le ipotesi sulla morte di Luciani, con queste dichiarazioni: «capisco che in ogni buon film alla figura del buono si debba sempre contrapporre quella del cattivo e dei cattivi, [...] e purtroppo anche a tale fiction non è sfuggita questa legge non scritta. E così tra i cattivi abbiamo ritrovato l'immancabile Arcivescovo Paul Marcinkus, vari Cardinali ed un po' tutta la Curia...».[1]
Dichiarazioni sull'omosessualità
In merito allo scandalo dei preti pedofili in Irlanda Tarcisio Bertone ha dichiarato che degli studi scientifici affermano che la pedofilia è collegata all'omosessualità, e non ha niente a che vedere con il celibato. Il cardinale non ha comunque specificato a quali studi facesse riferimento. L'affermazione ha causato forti polemiche da parte di esponenti della comunità LGBT e della politica e la tesi è stata negata dall'Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici[2][3].
In seguito alla condanna delle sue parole da parte del Ministero degli Esteri francese[4] la Sala Stampa della Santa Sede è intervenuta precisando che l'intervento del cardinale era relativo alla «problematica degli abusi da parte di sacerdoti e non nella popolazione in generale» e che le statistiche relative ai crimini di pedofilia indicassero come il 60% dei casi riscontrati fosse «riferito a individui dello stesso sesso».[5]
Le dichiarazioni hanno provocato proteste in Italia, Cile, Argentina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Bulgaria ed altre nazioni.[6][7] Tali affermazioni hanno trovato appoggio presso lo psichiatra americano Richard Fitzgibbons.[8]
La vicenda di padre Murphy
Il 26 marzo 2010 il New York Times rende pubblica [9][10] la corrispondenza risalente alla fine degli anni novanta tra il Vaticano e la Diocesi di Milwaukee (Wisconsin, U.S.A.) riguardo agli atti di pedofilia compiuti da padre Lawrence C. Murphy nell'istituto per sordi St. John di Milwakee dal 1950 al 1974. Una di queste carte è un verbale di una discussione in Curia presieduta dal Card. Bertone su Lawrence Murphy pochi mesi prima del suo decesso. Stando a questo verbale, richiesto dall'Arcivescovo di Milwaukee, si decise che, malgrado avesse confessato di aver abusato (in confessionali e dormitori) di circa 200 minori, a padre Murphy non venisse tolto l'abito talare, anche perché prossimo al decesso; la giustizia civile aveva invece archiviato il caso già nel 1970. Padre Murphy muore, da prete, nel 1998. Quando la Diocesi di Milwaukee ne informa il Vaticano, spiegando che, contrariamente agli accordi, i funerali del sacerdote erano avvenuti pubblicamente alla presenza della comunità dei sordi, Tarcisio Bertone risponde affermando di condividere con il vescovo della diocesi «the hope that the Church will be spared any undue publicity from this matter» (la speranza che alla Chiesa venga evitata eccessiva pubblicità riguardo a questo caso).
La controversia sul Terzo Segreto
Dopo la pubblicazione del libro di Bertone [L’ultima veggente di Fatima, Eri-Rizzoli, 2007], il giornalista italiano Antonio Socci ha pubblicato un articolo intitolato: “Caro Cardinale Bertone, chi – tra lei e me – sta mentendo deliberatamente?”[11] nel quale denuncia le attività del Cardinale Bertone in merito ad un presunto occultamento di un testo del Terzo Segreto di Fatima. L’avvocato Cattolico Christopher Ferrara ha scritto un intero libro, intitolato Il segreto ancora nascosto (il cui contenuto è disponibile online)[12] allo scopo di denunciare e smascherare le affermazioni del Cardinale Bertone in merito a Fatima. Il libro contiene un’appendice intitolata 101 motivi per dubitare della versione del Cardinale Bertone.
Pedofilia nel clero: ricorso alla Corte Penale Internazionale
Nel settembre del 2011 il gruppo di associazioni delle vittime dei preti pedofili Snap (Survivors network of those abused by priests[13]) e il Centro per i diritti costituzionali (Center for Constitutional Rights[14]) hanno depositato presso la Corte Penale Internazionale dell'Aia un ricorso[15] in cui accusano Papa Benedetto XVI, il segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone, il suo predecessore, il cardinale Angelo Sodano, e il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale William Levada, di crimini contro l'umanità[16] per la presunta copertura dei reati commessi da sacerdoti contro i minori[17][18][19].
Nel febbraio del 2012 l'accusa viene ritirata in seguito ad una notifica da parte dello stesso avvocato Jeff Anderson che cercò di incolpare Benedetto XVI ed i cardinali Bertone, Sodano e Levada. Come ha spiegato l’avvocato della Santa Sede Jeffrey S. Lena, la notifica ha provocato «l’archiviazione immediata della causa, senza che sia necessaria una sentenza in merito emanata dalla corte». Il motivo di tale scelta è spiegato dallo stesso avvocato Lena: «Hanno ritirato tutto perché sapevano che avrebbero perso se avessero continuato a perseguire il caso. Non volevano una pronuncia negativa da parte del giudice» infatti, se si fosse continuato, l'assoluzione avrebbe fatto giurisprudenza. La notizia dell'archiviazione è passata quasi del tutto inosservata da parte dei mass media, a differenza delle accuse che sui giornali occuparono un posto di assoluto rilievo [20][21].
Sede vacante
Bertone, investito della funzione di Camerlengo della Camera Apostolica, può assumere il mandato di governo ordinario della Chiesa in caso di morte o rinuncia del pontefice in carica.
Successione apostolica
Titoli e onorificenze
Note
Collegamenti esterni
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Ultimo aggiornamento Venerdì 01 Marzo 2013 19:51 |