Laboratorio Napoli per una Costituente dei Beni Comuni |
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Scritto da Antonella Orefice Giovanni Di Cecca |
Giovedì 28 Luglio 2011 00:40 |
Il Laboratorio Napoli ideato dal primo assessorato per i Beni Comuni nella storia dell’amministrazione del Comune di Napoli, si sta rendendo motore propulsore di un processo di trasformazione degli istituti di democrazia diretta, atto a restituire ai cittadini protagonismo e partecipazione attiva. L'attuazione del principio costituzionale di uguaglianza, si vivifica attraverso la rimozione di tutti quegli ostacoli che spesso i cittadini trovano nella quotidianità. Sono intervenuti all’assemblea l’Assessore ai Beni Comuni, Informatizzazione e Democrazia partecipativa, Prof. Alberto Lucarelli ed il Consigliere Comunale Amodio Grimaldi.
Primo Assessore per i Beni Comuni nell’amministrazione Comunale di Napoli, il prof. Lucarelli nel suo intervento, intenzionalmente breve allo scopo di dare maggior spazio alle proposte dei cittadini presenti, ha posto l’accento sul valore della democrazia partecipativa - liberativa e la funzione delle 14 (al momento) consulte costituite che rispecchiano diversi valori sociali. Il progetto è di costituire la costituente dei Beni Comuni, ascoltare i cittadini organi della costituente che si riuniranno in assemblee previste ogni 180 giorni, salvo richieste straordinarie. Le consulte saranno autogestite ed avranno una interazione con i singoli assessorati. Le scelte dell’amministrazione saranno comunicate attraverso questo nuovo organo che rappresenterà nel diritto alla partecipazione un plus valore per la democrazia partecipativa. Lo scopo è quello di arricchire la sovranità che, pur sempre sarà di appartenenza del Consiglio Comunale, ma usufruirà di una maggiore armonia tra lo Stato partecipato e quello democratico.
Il Laboratorio Napoli, quindi, si pone oggi l’obiettivo di uscire dal recinto del quartiere, cui spesso le Consulte si fermavano, per passare dalla fase di protesta alla fase, più costruttiva, della proposta, mediante la promulgazione di regole accettate e condivise dalla maggioranza dei cittadini. Un breve intervento all’assemblea è stato offerto anche dal Presidente del Consiglio Comunale Raimondo Pasquino, che ha ricordato gli sforzi nel tentare di rendere fruibile alla cittadinanza un così importante e grande complesso, qual è il Real Albergo dei Poveri, inagibile da decenni per lo stato di fatiscenza degli interni. Un ultimo intervento istituzionale è stato quello dell’Assessore alla Scuola ed Istruzione Annamaria Palmieri, che ha illustrato come anche nella scuola si cerchi di diffondere il principio della Democrazia Partecipativa, attualmente mediante l’uso della Newsletter Comunicascuola, che in tempi brevi dovrebbe diventare un forum nel quale scambiare pareri ed opinioni per migliorare il rapporto tra cittadini (attuali e futuri) e scuola.
Il dibattito, durato per circa due ore e mezza, ha ascoltato le proposte di diversi cittadini intervenuti: Palumbo Francesco, Massimo Pagliara, Mariolina Rocco, Carmine Villani, Antonio Musella, Angelica Romano, Serena Caso, Massimo Dicato, Illiana Lepre, disabile che ha protestato vivamente per l’assenza di mezzi per superare le barriere architettoniche, cui ha fatto seguito la replica dell’Ing. Esposito, direttore dei lavori di ristrutturazione del Real Albergo dei Poveri che, ha convenuto con la signora Lepre, scusandosi per i disagi, ma ha argomentato la scelta della location, allo scopo di non abbandonare l’uso futuro dello storico edificio valorizzandone i soldi spesi per una restaurazione ancora in opera. Altro intervento di particolare interesse è stato quello del giornalista ed ex consigliere Luigi Necco, che ha brevemente dissertato sulla grande difficoltà del ricostruire il senso delle istituzioni, il senso di cittadinanza dopo gli anni dello sgretolamento da parte delle precedenti amministrazioni, di cui, purtroppo e suo malgrado, era stato parte. Gli altri intervenuti sono stati i cittadini Paolo Ciancio, Giancarlo Caputi, Carlo Alaia. Stefano Vecchio, Isabella Guarini, Maurizio Russo, Francesca Citta, Alessandro Manna, Natalia Fuccia ed Emiliana Mellone ideatrice del gruppo Cleanap, un piccolo esercito di giovani volontari che recentemente hanno “ripulito” Porta Capuana ed altri noti luoghi della città. Tutti gli interventuti si sono soffermati su alcuni aspetti del regolamento, in modo particolare sul come collegare le proposte della consulta con il Consiglio Comunale, sulla gestione del bilancio, oltre alla proposta di mettere nel regolamento una rappresentanza di un 30% di cittadini under 40 anni di età. Un’iniziativa sicuramente lodevole quella delle consulte, voluta dall’Assessorato per i Beni Comuni, ma a cui per i prossimi appuntamenti si aggregheranno anche gli altri Assessorati allo scopo di arricchire la democrazia partecipata di positiva collaborazione per la rinascita della città. |