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La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Virginia Bellino  
Mercoledì 12 Settembre 2012 19:24

Vittorio Podestà (Lavagna (Ge) il 3 giugno 1973) è un atleta Paralimpico vincitore di due Medaglie di Bronzo ai XIV Giochi Paralimpici di Londra 2012 nelle specialità

 


  • Ciclismo su Strada - Cronometro H2
  • Ciclismo su Strada - Prova in Linea H2

 


Prima Vita
L’educazione sportiva di Vittorio e dei suoi due fratelli più piccoli, Matteo e Claudia, è stata trasmessa dai genitori: il papà Luigi, grande appassionato di ciclismo, ha cercato fin da subito di avvicinare i figli a questa disciplina, ma Vittorio preferiva il calcio e la pallavolo.
L’amore per le due ruote è scattato solo quando è iniziata a diminuire l’imposizione paterna ma, a quel punto, lo studio e la carriera universitaria erano diventate la priorità. Vittorio si è laureato in Ingegneria Civile nel 2000 e subito dopo ha svolto il servizio civile presso una comunità di tossicodipendenti: un’esperienza da lui definita molto formativa. Poco dopo viene assunto presso il Gruppo Gavio che gestisce, tra le altre cose, anche alcuni tratti autostradali come la Parma-La Spezia e così Vittorio prende casa a Parma e inizia a fare il pendolare.
La sera del 19 marzo del 2002, mentre stava raggiungendo alcuni amici a cena, la ruota anteriore dell’auto su cui viaggiava toccò il cordolo della strada, causando dapprima un testacoda per poi ribaltarsi sul ciglio della strada. Nessun taglio, nessuna escoriazione ma Vittorio si rese subito conto che le gambe erano paralizzate. L’incidente gli aveva causato la doppia torsione della colonna vertebrale, con la rottura delle vertebre dorsali e la conseguente lesione del midollo spinale. Fu operato d’urgenza quella stessa notte all’ospedale di Parma. La disperazione e il dolore di non poter più tornare a camminare durò il tempo di una notte. Già dal giorno successivo per Vittorio iniziava una nuova vita: sapeva di aver delle capacità da poter sfruttare ma soprattutto sapeva che stava per iniziare una nuova sfida.

Seconda Vita

Spinto dall’amore per le montagne, scelse di trascorrere parte della riabilitazione all’ospedale di Sondalo (So) dove poi conobbe la moglie Barbara, infermiera da poco trasferita in quell’ospedale. Terminati i tre mesi di degenza, Vittorio fece ritorno a Genova con Barbara per poi sposarla nel luglio del 2003. Incoraggiato da un amico che alcuni anni prima ebbe lo stesso tipo di incidente, iniziò da subito a giocare a basket in carrozzina, consapevole che lo sport è il modo migliore per mantenere uno stato di benessere psico fisico.
L’amore per l’handbike scattò però nel 2003. Le molte somiglianze con la bicicletta e il ciclismo, lo portarono a partecipare, per curiosità, a qualche gara locale. Ben presto arrivarono anche i grandi risultati. Nel luglio del 2005 si laurea Campione Italiano a Cronometro, ma il vero salto di qualità arriva nel 2006, quando Vittorio entra in Nazionale e diventa uno dei migliori atleti italiani della specialità. Da quel momento inizia l’ascesa. La vittoria alla Milano City Marathon e il secondo posto alla Maratona di New York sono solo l’inizio. L’anno successivo (2007) diventa Campione del Mondo nella prova a cronometro ai Mondiali di Bordeaux ed è oro anche nella prova a squadre. Nel 2008, alle Paralimpiadi di Pechino, la non perfetta forma fisica condiziona la sua gara, facendogli sfuggire di mano l’oro olimpico per soli 6 secondi. Nello stesso anno diventa anche vice campione europeo, posizione che conserverà anche l’anno successivo. Il 2010 è stato l’anno più ricco per numero di vittorie tra gare italiane ed internazionali, coronate dalla vittoria in Coppa del Mondo in Spagna e dalla Maglia Rosa della prima tappa dell’edizione di esordio del Giro d’Italia di Handbike. È suo anche il quarto titolo Italiano a cronometro, così come altre 2 importanti gare internazionali del Circuito Europeo. Purtroppo però ai Mondiali in Canada le cose non vanno come avrebbero dovuto, anche a causa di un percorso non ideale per lui, e Vittorio finisce solo settimo nella prova su strada. Il 2011 inizia alla grande con una serie di vittorie e ottimi piazzamenti nelle gare di Coppa del Mondo e Coppa Europa. A metà luglio, un brutto incidente in handbike durante un allenamento blocca Vittorio per alcune settimana ma la stoffa del campione emerge ai Mondiali di Roskilde, in Danimarca, dove Vittorio non si lascia scappare l’argento iridato. Il 2012 inizia alla grande con una serie di belle vittorie in Coppa del Mondo, in Coppa Europa e il titolo italiano nella prova a cronometro e ai Giochi Paralimpici di Londra sale 3 volte sul podio: bronzo nella cronometro, bronzo nella prova in linea e argento nel Team Relay in squadra con Alessandro e Francesca Fenocchio.

 

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