Napoli - Mons. Domenico Battaglia convocato dal Card. Sepe, prossimo Arcivescovo di Napoli - La scheda |
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Scritto da Redazione |
Sabato 12 Dicembre 2020 11:40 |
Ieri Mons. Battaglia e stato a pranzo in Episcopio per il passaggio di consegne. Un incontro del quale nessuno era conoscenza, tenuto nascosto anche ai più stretti collaboratori del Cardinale, ignari della presenza nel Palazzo dell'illustre ospite.
Il Papa, dunque, così come si era detto nei giorni scorsi, ha ufficializzato la nomina del nuovo vescovo di Napoli nel giorno della Madonna di Guadalupe, il 12 dicembre. Oggi, infatti Sua Santità, concederà a tutti i fedeli del mondo la possibilità di ottenere - restando a casa - l'indulgenza plenaria in occasione del 125esimo anniversario dell'incoronazione della Vergine. La scheda Domenico Battaglia, conosciuto anche come don Mimmo Battaglia (Satriano, 20 gennaio 1963), è un vescovo cattolico italiano, dal 24 giugno 2016 vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti. Biografia
Nasce a Satriano, in provincia di Catanzaro ed arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, il 20 gennaio 1963.
Formazione e ministero sacerdotale
Svolge gli studi filosofico-teologici nel Pontificio seminario regionale San Pio X di Catanzaro.
Il 6 febbraio 1988 è ordinato presbitero, nella chiesa di Santa Maria di Altavilla a Satriano, dall'arcivescovo Antonio Cantisani.
È rettore del seminario liceale di Catanzaro e membro della Commissione diocesana "Giustizia e Pace" (1989-1992), amministratore parrocchiale a Sant'Elia, parroco della Madonna del Carmine a Catanzaro, direttore dell'Ufficio diocesano per la "Cooperazione missionaria tra le Chiese", parroco a Satriano (1992-1999). È stato successivamente collaboratore al santuario di Santa Maria delle Grazie in Torre di Ruggiero, collaboratore parrocchiale a Montepaone Lido e amministratore della parrocchia di Santa Maria di Altavilla a Satriano.
Durante la sua attività pastorale nell'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace si interessa ai più deboli e agli emarginati tanto da essere chiamato "prete di strada": dal 1992 al 2016, infatti, guida il Centro calabrese di Solidarietà (comunità dedita al trattamento e al recupero delle persone affette da tossicodipendenze); dal 2000 al 2006 è vicepresidente della Fondazione Betania di Catanzaro (opera diocesana di assistenza-carità); è stato presidente nazionale della Federazione italiana delle comunità terapeutiche (2006-2015).
Dal 2008 è canonico del capitolo della cattedrale di Catanzaro.
Il 24 giugno 2016 papa Francesco lo nomina vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti; succede a Michele De Rosa, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 3 settembre seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Catanzaro, dall'arcivescovo Vincenzo Bertolone, co-consacranti gli arcivescovi Antonio Cantisani e Giancarlo Maria Bregantini. Il 2 ottobre 2016 prende possesso della diocesi nella cattedrale di Cerreto Sannita, dopo aver visitato l'istituto penale per i minorenni di Airola. Opere
Oltre ad articoli per riviste religiose, ha pubblicato i seguenti testi:
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