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La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Giovanni Di Cecca  
Giovedì 01 Dicembre 2011 14:53

Come testata giornalistica fortemente caratterizzata sul territorio, non possiamo non ricordare sia all’amministrazione cittadina (che dopo i proclami di questa estate, sembra ancora latitare) che agli uomini di buona volontà che hanno a cuore sia la propria città che i beni lasciateci dai nostri predecessori la Società Napoletana di Storia Patria.

Nel corso di quest’anno ci siamo mossi sul campo mediatico per portare all’attenzione dell’opinione pubblica questo Patrimonio dell’Umanità che rischia di saltare

Sul sito della Società è stato pubblicato l’appello di Lida Croce alla sensibilizzazione:

L'appello di Lidia Croce, Giuseppe Galasso e Tino Santangelo è stato lanciato sulle pagine della stampa dal «Corriere del Mezzogiorno», «Il Mattino» e «La Repubblica» di martedì 11 ottobre 2011: Salviamo la «Storia Patria»!

Il testo dell'appello:

"La Società Napoletana di Storia Patria fu fondata nel 1875, nel clima degli entusiasmi nazionali e civili dei primi lustri dell’unità italiana, da un gruppo di studiosi e di prestigiosi esponenti della società napoletana. Ne è nato uno fra i massimi fondi librari e documentari della memoria storica di Napoli e del Mezzogiorno, fondamento e strumento della grande storiografia italiana  ed europea, che alle vicende della città e del Regno di Napoli ha consacrato alcuni dei suoi maggiori conseguimenti.

Tutto ciò fu dovuto a una strenua, esemplare e spontanea iniziativa di napoletani mossi unicamente da un’alta dedizione al bene comune e alla personalità civile della nostra città.

 

La Società si trova oggi in gravi condizioni di difficoltà per il mancato versamento di fondi che le sono dovuti per convenzione o per altre ragioni dalla parte pubblica e, in particolare, dal Comune di Napoli, sempre sensibile ai problemi della Società, e che si conferma di dovere e di voler corrispondere appena sarà nella sua possibilità.

In questo momento di difficoltà appare, quindi, doveroso ai sottoscritti di fare qualcosa per questo insigne istituto napoletano, nello stesso spirito di spontanea iniziativa e di civile responsabilizzazione che mosse i fondatori nel 1875. Essi decidono, perciò, auspicando che venga soddisfatto al più presto dalla parte pubblica quanto da essa dovuto, di contribuire ciascuno nella misura di 1.000 euro al superamento delle attuali difficoltà della Società, e invitano tutti i cittadini che convengono nell’intento della presente iniziativa a fare altrettanto." Lidia Croce, Giuseppe Galasso, Tino Santangelo

Hanno già aderito Raffele Ajello, Giovanni Allodi, Vittorio Altiero, Paolo Aponte, Laura Barletta, Patrizia Boldoni, Sergio Cappelli, Piero Craveri, Biagio de Giovanni, Emma Giammattei, Diego Guida, Marta Herling, Mario Hubler, Ciancarlo Laurini, Massimo Lo Cicero, Eugenio Mazzarella, Gino Nicolais, Claudio Novelli, Mino Romano, Mario Rusciano, Marco Salvatore, Stefano Santangelo, Marielva Torino.

Si può dare anche un piccolo contributo con PayPal, il sistema di pagamento online, direttamente sul sito della Società

 

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