È notizia di pochi giorni fa l’accordo tra la Biblioteca Nazionale di Napoli ed il colosso della ricerca nel Web Google.
L’accordo prevede che Google scannerizzi ed inserisca nel suo motore di ricerca, Google Books (Google Libri) il contenuto dei libri antecedenti al 1870 e quindi liberi da vincoli di Copyright.
Ogni volume che finirà online resterà di proprietà della Biblioteca che sarà vincolata unicamente all’obbligo di non cederlo ai concorrenti del potente motore di ricerca americano. Il Big G, infatti, si accolla le spese e avrà riconosciuta una parziale esclusiva, perché la Biblioteca fornitrice potrà inserire il "web-libro" anche sul proprio sito.
Inizia, quindi una nuova era nella diffusione dei libri antichi che, finalmente, potranno essere consultati direttamente tramite il web senza dover seguire tutta la trafila per poter accedere ai volumi.
Una occasione importante per Napoli, che è stata nel corso dei secoli ha ospitato i più grandi intellettuali. Basti pensare che il 90% degli autografi di Giacomo Leopardi sono conservate alla Biblioteca Nazionale.