Ebbene si, ad essere sinceri, se altre testate ben più qualificate nel settore (immagino il sole 24 ore) non avessero previsto un declassamento della nostra affidabilità da parte della Standard & Poor's significa essere volutamente ciechi.
Dobbiamo in primo luogo immaginare il mercato come una splendida donna il cui unico interesse è quello di non voler avere problemi nella vita e che quando investe 10 vuole sempre 100.
Questa donna, però, è particolarmente mutevole ed impressionabile.
Con questa metafora abbastanza semplice sto cercando in inquadrare il motivo per il quale sia le Borse Europee che la nostra cara moneta Euro sono andate miserabilmente a fondo.
In buona sostanza questa Agenzia di Rating sta dicendo che la Manovra Lacrime e Sangue del neo Premier Monti non va bene, ma in generale nessuna delle Nazioni della Eurozona sta facendo bene.
S&P declassa, quindi, Francia e Austria ad AA+, Italia da A a BBB+, Spagna da AA- a A, Portogallo da BBB- a BB.
Rimangono in AAA Germania, Belgio, Paesi Bassi, Estonia, Lussemburgo ed Irlanda.
Ma rimane il giudizio negativo e non è impossibile un declassamento ulteriore nel 2012 o 2013.
Il Sole 24 Ore motiva le ragioni del declassamento sulla base di cinque fattori: il peggioramento delle condizioni del credito nell'Eurozona, l'aumento dello spread per diversi paesi, anche con tripla A, il persistente disaccordo fra i leader europei sulle misure per ridare fiducia ai mercati, l'elevato livello di debito pubblico e privato in gran parte dell'eurozona e il crescente rischio di recessione nell'Eurozona nel 2012.
Tgcom.it, riporta le seguenti agenzie rilasciate dalla Standard & Poor’s in relazione al taglio del rating all'Italia:
"Italia più vulnerabile ai rischi di finanziamento"
"Il taglio riflette quella che consideriamo una crescente vulnerabilità dell'Italia ai rischi di finanziamento esterni e le negative implicazioni che ciò può avere per la crescita economica e quindi per le finanze pubbliche". Così, in un comunicato separato, Standard & Poor's spiega la sua decisione sul rating italiano.
"Bene Monti, ma rischi per le riforme"
L'ambiente politico italiano e' ''migliorato'' sotto il Governo Monti e le riforme allo studio possono ''migliorare la competitivita' italiana''. Lo afferma S&P nella nota che accompagna la decisione di tagliare il rating. "Tuttavia, ci aspettiamo che ci sia un'opposizione alle attuali ambiziose riforme del governo e questo aumenta l'incertezza sull'outlook di crescita e quindi sui conti pubblici", spiega l'agenzia.
"Su Italia pesano debito alto e crescita bassa"
''I rating dell'Italia sono appesantiti da un elevato debito pubblico e da deboli potenziali di crescita. Sono invece sostenuti da un'economica in salute e diversificata, dall'atteso surplus primario e da considerevoli risparmi del settore pubblico''., si legge ancora nella nota di Standard & Poor's.
"L'Italia rischia un nuovo taglio senza riforme"
''Potremmo ridurre il rating se l'amministrazione tecnocratica fallisce nell'attuare riforme strutturali necessarie per aumentare il potenziale di crescita, sia a causa dell'opposizione di gruppi portatori di interessi speciali sia nel caso in cui il mandato del governo dovesse venire interrotto prima della scadenza''. Lo afferma S&P.
"Italia capace di compensare debolezza politica dell'Ue"
''Crediamo che l'indebolito ambiente politico europeo sia in un certo senso compensato da una maggiore capacita' italiana di formulare e attuare politiche economiche che mitigano la crisi''. E' quanto afferma S&P, sottolineando che comunque non ha cambiato il coefficiente per il rischio politico associato all'Italia.