Si è spento ieri sera a Roma, nell’ospedale Pertini, il pittore napoletano Goffredo Godi, alla veneranda età di 93 anni.
Era spesso indicato come “ultimo paesaggista” per la sua attività “en plein air”. Godi era nato in provincia di Salerno ma dalla più tenera età e fino alla prima giovinezza era vissuto nel “Miglio d’Oro” vesuviano.
Un anno fa in maggio aveva esposto nell’Istituto Italiano di Cultura a Strasburgo e nel settembre gli era stata ordinata una mostra antologica a Roma, dove viveva dal 1970, nelle sale del Vittoriano.
Aveva partecipato a due Quadriennali di Roma negli anni Cinquanta.
La sua opera è stata commentata da numerosi studiosi: da Francesco Arcangeli, in quel decennio, a Stefano Gallo relatore di una tesi di laurea sull’artista, discussa nel 2010 all’Università “Suor Orsola Benincasa”, di Napoli.
Goffredo Godi, combattente e prigioniero durante la seconda guerra mondiale, si diplomò all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di Emilio Notte, un maestro che era stato nell’avanguardia futurista a Firenze e Milano.
Aveva poi insegnato pittura nei licei artistici statali di Napoli e di Roma. Fu più volte notato dalla critica su come alcuni dei suoi migliori paesaggi, anche di Villa Borghese, rivaleggiassero con i paesaggi di Morandi.