«Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa di Luigi Ciriaco De Mita. Presidente del Consiglio tra il 1988 e il 1989, più volte ministro, protagonista della vita parlamentare e politica italiana nella sinistra democristiana, fino all'ultimo è stato impegnato nelle istituzioni locali, come sindaco del comune di Nusco. Alla famiglia, le condoglianze di tutto il Governo». Lo comunica Palazzo Chigi; mentre il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, è andato in Irpinia, questa mattina, nella clinica privata dove era ricoverato l'ex premier. «Scompare con Ciriaco De Mita - è il messaggio del governatore - uno dei massimi esponenti del cattolicesimo democratico del nostro Paese. È stato il politico che ha rappresentato con maggiore coerenza e tenacia le esigenze del Mezzogiorno d'Italia e della sua terra. Scompare uno dei rari esponenti politici che ha sempre tentato di legare l'azione politica a un percorso di lungo periodo».
«Ci ha lasciato un Grande della Repubblica. Una intelligenza unica, un leader carismatico, un maestro di politica per intere generazioni, giovane fino all'ultimo giorno. Oggi un enorme dolore per tutti noi che gli abbiamo voluto bene». Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta la notizia della morte di Ciriaco De Mita. «Un appassionato di politica. Un grande leader che non si è mai tirato indietro nel compiere scelte difficili. E che ha investito come pochi altri sull'apertura della politica ai giovani in un tempo in cui avveniva esattamente l'opposto. Tanti, intensi ricordi», scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta, nel ricordare l'ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita. E il vice presidente del gruppo di Fi alla Camera, Gianfranco Rotondi:«Non eravamo pronti, non siamo pronti. Non muore un patriarca defilato ma un protagonista attivo con un pensiero moderno. La mia vita è scorsa fino a oggi nel ragionare con lui, spesso in disaccordo. Oggi mi sento disorientato,da domani parleremo dello statista, del leader, e avremo da parlarne per tutto il resto della nostra vita. Ora è un momento di dolore assoluto che mi unisce alla signora Annamaria e ai suoi figlioli».
«Ciriaco De Mita, con la sua intelligenza analitica, curiosa e mai scontata, ha testimoniato l'impegno riformatore nella politica e nelle istituzioni. Un'eredità ancora attuale. Un privilegio averlo conosciuto. Un pensiero alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene». Lo scrive su twitter il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
«Con la scomparsa di Ciriaco De Mita, ci lascia un uomo dello Stato, un intellettuale, un politico capace di analizzare l'oggi e guardare al domani. Un uomo che ha impresso un segno importante nella politica italiana, con la sua storia e la passione per le istituzioni. Alla sua famiglia esprimo il cordoglio di tutto il Gruppo parlamentare di Italia Viva». Lo afferma la capogruppo di Iv alla Camera, Maria Elena Boschi, ricordando Ciriaco De Mita. «Ciriaco De Mita è stato premier, segretario di partito, figura storica del cattolicesimo democratico, uomo di rara cultura e tagliente ironia. Dialogare con lui era un vero piacere intellettuale. La terra gli sia lieve». Lo scrive su twitter il seottosegretario con delega alla Ue, Enzo Amendola.
In una nota Pier Ferdinando Casini afferma: «Uno degli ultimi grandi democristiani se n'è andato spegnendosi nella sua Nusco, quel paesino della montagna avellinese che per tanti anni è stato il crocevia della politica italiana. Ciriaco de Mita è stato a lungo al governo del Paese, ma in realtà ha concentrato le sue energie alla guida della Dc e nel tentativo di rinnovarla, in anni molto difficili per la Repubblica. In lui la passione per la politica e l'amore per la sua terra non sono mai venuti meno: si è sempre definito, solo e semplicemente, un democratico cristiano, anche dopo la morte della Democrazia cristiana». E ancora: «Ci addolora la perdita di un autentico statista che ha servito le Istituzioni repubblicane con una passione straordinaria e con un profondo senso dello Stato. Il suo impegno nella Democrazia Cristiana non è mai stato secondario alla sua libertà di costruzione di progetti politici fondati sempre sulla elaborazione di una visione politica. La politica senza la capacità di costruzione di una visione perde il senso della sua funzione. Ci piace ricordare i volti di quanti, soprattutto dei giovani, attendevano con trepidazione, i suoi interventi negli incontri del nostro partito. Interventi che disegnavano sempre un ragionamento mai banale mai scontato. E con la semplicità di chi non ha mai perso, nonostante le straordinarie tappe della sua vita politica, il profondo senso di attaccamento alla sua terra alla sua Nusco. Gli siamo grati per tutto ciò». Così in una nota il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa, che aggiunge: «Per gli anni in cui l'Udc ha potuto avere il privilegio di averlo in Parlamento europeo e gli siamo grati per l'esempio testimoniato fino all'ultimo giorno, della sua generosa abnegazione al servizio del Paese. Grazie Presidente. grazie Ciriaco».
Anche il sindaco Gaetano Manfredi e l'intera Amministrazione comunale di Napoli esprimono profondo cordoglio per la scomparsa dell'ex presidente del Consiglio e sindaco di Nusco Ciriaco De Mita. «Al mondo della politica - si sottolinea - mancheranno l'intelligenza e la lucidità della sua analisi politica in particolare sul Mezzogiorno al quale, fino all'ultimo giorno, ha dedicato la sua vita all'interno delle Istituzioni». Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania e Napoli, era amico dell'editore Tullio Pironti, scomparso di recente, e di Ciraco De Mita, che aveva conosciuto da giovane. Riferisce un aneddotto raccontatogli dallo stesso Pironti. «De Mita disse a Pironti, 'ma siete una casa editrice un po' scombinatà, in riferimento a qualche ritardo per la pubblicazione di un suo libro poi uscito senza problemi. 'Possiamo sempre fare una sfida a tressette, io sono il miglior giocatore di Napolì, gli rispose Pironti. E De Mita controreplicò, 'io del mondo'». Sgambati è anche conterraneo di De Mita, essendo nato a Torella dei Lombardi, a dieci chilometri di Nusco. «Da ragazzo eravamo su fronti opposti per ragioni politiche ma devo riconoscere che negli ultimi anni, soprattutto sull'autonomia differenziata delle Regioni, ha assunto posizioni assolutamente condivisibili proprie di una politica alta di cui il Paese oggi ha fortemente bisogno. Esprimo cordoglio per la scomparsa di una personalità che ha segnato la storia del Paese e della Campania».
«Ciriaco De Mita è stato uno dei grandi interpreti della politica italiana. Un uomo di grande cultura e visione. Fino all'ultimo giorno non ha mai abbandonato la sua passione civile. Gli sia lieve la terra», scrive su Twitter Il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore, presidente dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo. «Le deputate e i deputati delle Pd, addolorati per la scomparsa di Ciriaco De Mita, si stringono alla sua famiglia. Presidente del Consiglio, ministro, parlamentare, segretario della Dc De Mita è stato uno dei grandi leader politici italiani, maestro per generazioni di giovani che sceglievano l'impegno e la militanza politica». Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
«Ci siamo conosciuti alla Cattolica di Milano, nel 1949 in piena ricostruzione post bellica e Ciriaco si poteva dire che già fosse un leader, una personalità che emergeva tra gli studenti quando si parlava di politica ma anche di cultura in generale. Fin da allora si vedeva che aveva la passione per la politica e per gli studi politici. Nella nostra lunga militanza politica, siamo stati d'accordo tante volte ma altrettante abbiamo avuto contrasti e dissensi. Malgrado tutto la nostra amicizia non si è mai spazzata, mai interrotta sempre nel segno del rispetto reciproco. Scompare un personaggio di grande statura». A intervenire anche l'ex parlamentare della Dc e dell'Ulivo, Gerardo Bianco.
«Era una persona di famiglia. È un grande dolore per l'Italia, per la Campania e soprattutto per l'Irpinia aver perso una fonte luminosa, il faro della politica irpina, che è stato sempre vicino a tutte le nostre realtà»: il medico personale di Ciriaco Di Mita, il cardiologo Giuseppe Rosato, ricorda l'ex segretario della Dc. «L'avevo incontrato lo scorso anno a Napoli, era venuto per la presentazione dei diari di mio padre, fu molto gentile, venendo lì, nonostante fosse già anziano». Interpellato dall'AdnKronos, Stefano Andreotti, figlio di Giulio Andreotti, ricorda così Ciriaco De Mita, l'ex segretario della Dc, scomparso questa mattina. «Lui - aggiunge Andreotti junior - è stato uno dei grandi della storia della democrazia cristiana».
«Se una cosa difficile ti sembra facile vuol dire che non hai capito niente». In questa frase la grande lezione politica di #ciriacodemita: in politica mai facili entusiasmi e poco impegno. Ma serietà e competenza sempre. La sua passione e la sua dedizione ci mancheranno«. Lo scrive Raffaele Fitto su twitter.