Una frana dovuta all'intensa pioggia di questi giorni si è abbattuta su Casamicciola (Ischia) ed ha travolto un'abitazione
Dalle prime ore concitate di stamane alle 5 circa, momento dell'accaduto.
AL MOMENTO, NON SEMBRA VI SIANO PERSONE DECEDUTE (lo dicono i Carabinieri in una nota), e dai 13 dispersi di stamane si è scesi a 9.
E' in corso l'evacuazione delle persone dalla zona colpita dalla frana di Casamicciola
La conferma arriva dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba, nel corso di un punto stampa tenuto in Prefettura, dove è stato attivato il centro coordinamento soccorsi, insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco della Città metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. «Al momento, da tutte le istituzioni coinvolte, non abbiamo segnalazioni di morti accertate, non sono stati recuperati cadaveri», ha detto il prefetto.
«Verso mezzanotte ha iniziato a piovere fortissimo. Dalle tre abbiamo iniziato a sentire dei boati. È venuta giù la prima frana, poi un'altra verso le 5. Una cosa impressionante, forse peggio dell'alluvione del 2009 e tremendo quanto il terremoto del 2017». Lo dice all'Ansa Lisa Mocciaro, illustratrice di libri per bambini, ora prigioniera in casa al terzo piano dell'abitazione di Casamicciola. Il primo piano dello stabile è stato invaso dal fango. Gli altri abitanti del palazzo hanno trovato riparo nella sua casa: i vigili del fuoco hanno consigliato di non muoversi per evitare problemi qualora la pioggia continuasse a scendere.
In Prefettura a Napoli è giunto anche il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: «Adesso salgo e verificheremo tutto ciò che c'è da verificare - ha detto - Sicuramente si tratta di una cosa gravissima, tutto il mio cordoglio ai familiari delle eventuali vittime, questo lo dobbiamo accertare bene».
Da quanto si apprende sul posto (i collegamenti con le isole a causa del maltempo sono bloccati), nella zona di via Celario, a Casamicciola, si stima che siano almeno 30 le famiglie intrappolate nelle proprie case e che sono senza acqua e senza luce.
Si tratta in totale di circa 100 persone che devono essere ancora raggiunte.
La strada che porta alle loro abitazioni, via Santa Barbara, è attualmente impraticabile per il fango, i massi e i detriti che la ostruiscono e si sta provando a liberarla con diverse macchine movimento terra e idrovore.