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Scritto da Andrea Carlino  
Domenica 15 Ottobre 2023 19:53

Nello specchio antistante Castel dell'Ovo i ragazzi dell'area penale di Napoli divenuti sub si sono immersi per partecipare ad operazioni di tutela del patrimonio ambientale con recupero di tubatura da sostituire.

Sul posto c'era il personale della Marina Militare, il corpo militare dell'Ordine di Malta e della protezione civile, e al termine delle operazioni sono saliti a bordo della barca a vela “Marenostrum”a tutela della risorsa del mare.

 

 

La barca a vela era utilizzata dagli scafisti che trafficavano migranti in Sicilia sequestrata dalla guardia di finanza ed affidata in custodia all'Archeo Club d'Italia che l’ha trasformata nella motovela “Marenostrum dike” prendendo spunto dalla mitologia greca la dea della giustizia.

È stato un giorno molto importante per i ragazzi dell'area penale di Napoli che si sono trovati a fare qualcosa di realmente pratico e un'opera di riscatto sociale.

Il comandante Aniello Cuciniello comandante della Marina Militare di Napoli “In questa giornata si sono coniugati tre aspetti, la protezione ambientale nell'ambito della protezione civile, un progetto di inclusione sociale iniziato da un anno che vede la Marina Militare impegnata al fianco del centro di giustizia minorile per il recupero dei ragazzi dell'area penale napoletana e per il loro reinserimento in società ed ultimo, un aspetto da non sottovalutare, l’imbarcazione “Marenostrum”che diventerà un simbolo di legalità da simbolo di morte diventa simbolo di speranza a tutela delle aree marine protette”.

Continua il comandante “Il progetto di inclusione sociale nasce da un accordo nazionale tra marina militare e dipartimento di giustizia minorile, ha trovato la sua prima applicazione qui a Napoli e a Taranto stanno ripetendo l’organizzazione per il reinserimento di ragazzi di altre regioni”.

Il recupero è stato effettuato dagli operatori tecnici subacquei, dal nucleo palombari della marina militare e dai ragazzi dell’area penale.

I ragazzi hanno seguito il corso come sub e si adoperano nelle attività loro affidate, hanno studiato, vogliono cambiare vita, prendere il brevetto, quando riemergono sono emozionati per la fatica e per l'esperienza, un cambiamento di rotta nella loro vita e dei loro familiari.

La barca a vela sequestrata continuerà a fare servizio su tutta la costa italiana partendo da Napoli per i ragazzi dell'area di Nisida e poi continuerà su tutte le coste italiane.

Sul posto c’erano Aniello Cuciniello comandante QGM Napoli presso la Marina Militare, la dottoressa Claudia Campobasso responsabile del centro funzionale multirischi della protezione civile della regione Campania, l’Archeoclub d'Italia con Rosario Sant’Anastasio, il corpo militare dell'Ordine di Malta con il comandante Barbi, Vincenza Amato presidente del consiglio comunale di Napoli, Nicola Palmiero direttore Centro Giustizia Minorile campania, Francesca Esposito referente settore sociale Marenostrum di Archeoclub d’Italia.

Il luogo delle operazioni è stato il circolo nautico Savoia che si impegna da sempre nel recupero dei ragazzi dell'area penale di Napoli insegnandogli teoria ed immersione e corsi di canottaggio.

Photogallery - Napoli - La motovela "Marenostrum" simbolo di legalità - 15-10-2023

Photo by Andrea Carlino


Andrea Carlino su Instagram




 

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