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Scritto da Virginia Bellino  
Mercoledì 12 Settembre 2012 18:45

Come detto poche righe fa, il "Padre" della Sport-terapia e del paralimpismo in Italia è stato il dottor Antonio Maglio, ideatore e propugnatore della prima Olimpiade per paraplegici. Chi era costui?

Pioniere delle terapie di riabilitazione dei disabili, fin dal conseguimento della laurea in medicina - ottenuta presso l'Università degli Studi di Bari nel 1935 - Maglio si interessò alla riabilitazione dei disabili, moltissimi dei quali gli devono (direttamente o indirettamente), il miglioramento dell'aspettativa di vita ed il reinserimento nella società civile.

Dopo la Seconda guerra mondiale, Maglio incominciò ad operare presso il Centro Paraplegici dell'INAIL di Villa Marina ad Ostia, dove svolse un lavoro tale che lo portò ad essere nominato direttore. In tale veste si mise ad attuare nuove tecniche e metodologie per la riabilitazione, con effetti praticamente immediati che portarono alla riduzione della mortalità ed alla attenuazione degli stati di depressione dei soggetti, che vennero avviati a programmi di attività sportiva plurima : atletica leggera, nuoto, pallacanestro, scherma, tennis-tavolo, tiro con l'arco, tutti praticati contemporaneamente dai pazienti.

 

 

Fin dal 1956, Maglio iniziò a portare atleti ai "Giochi di Stoke Mandeville", organizzati appunto dal dott. Ludwig Guttmann.

 

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Italia ai Giochi di Stoke Mandeville 1958


Avendo stretto amicizia con questi, il Maglio propose di organizzare in Italia competizioni di scherma in carrozzina, proprio presso il centro di Ostia. Così, fin dal 1957, il bel paese divenne una delle nazioni guida del nascente movimento sportivo per disabili. L'anno successivo, avendo constatato la buona riuscita dell'iniziativa settoriale nella scherma, Maglio convinse Guttmann a portare le competizioni di Stoke Mandeville a Roma, sostenendo che avrebbe persuaso le maggiori autorità politiche e sportive italiane ad organizzarli negli stessi impianti ed alloggi che, poco prima, avrebbero dovuto ospitare le gare olimpiche.

Grazie alla sua rete di contatti ed alla sua posizione all'interno di uno dei maggiori enti di previdenza del paese, Maglio riuscì effettivamente nel suo intento e così Roma divenne la sede di quelli che, nel 1984, sarebbero stati riconosciuti come i primi veri giochi paralimpici di sempre.

Maglio ebbe anche un ruolo decisivo nella nascita della "Federazione Internazionale degli sport per disabili" (quella che oggi è il Comitato Paralimpico Internazionale) e nello sviluppo delle attività paralimpiche in Italia.

 

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