Dopo i problemi tecnici che si sono avuti ad agosto relativamente la carburante, alle 7:47 (l'1:47 in Florida) la prima missione rivolta alla Luna dal 1972, data dell'ultima missione Apollo (Apollo 17), è partita.
Video - NASA - Artemis il lancio verso la Luna
La missione
Artemis 1 ha lo scopo di dimostrare l'affidabilità dell'SLS e dei sistemi principali dell'Orion, incluso il modulo di servizio, in preparazione di un volo con equipaggio, e di collaudare lo scudo termico in un rientro ad alta velocità.
La versione Block 1 dell'SLS utilizzata per questa missione avrà due razzi a propellente solido modificati a cinque segmenti, uno stadio principale spinto da quattro motori RS-25 già utilizzati sullo Space Shuttle, e un secondo stadio derivato dal Delta Cryogenic Second Stage.
Il modulo di servizio, che fornirà propulsione, energia elettrica, termoregolazione e supporto vitale al modulo dell'equipaggio, sarà sviluppato dall'Agenzia Spaziale Europea e costruito da Airbus Defence and Space.
Rispetto all'EFT-1, il modulo dell'equipaggio includerà modifiche ai componenti per ridurne la massa.[10] Anche se la missione non avrà astronauti a bordo, la capsula sarà dotata di un sistema di supporto vitale completo e funzionante.[11]
Inizialmente la missione prevedeva un sorvolo della Luna lungo una traiettoria di ritorno libero, con rientro sulla Terra 7-8 giorni dopo il lancio. In seguito allo sviluppo della ARM, il piano di volo è stato modificato per prolungare la durata della missione a tre settimane e portare l'Orion su un'orbita distante retrograda attorno alla Luna, in preparazione di un futuro rendezvous tra un Orion con equipaggio e un asteroide sulla stessa orbita.
Lancio (16 Novembre 2022, 6:47 am UTC)
Il 16 Novembre 2022, alle ore 6:47 UTC (1:47 Florida) il veicolo Space Launch System (SLS) è decollato dalla Pad 39B del Kennedy Space Center, Cape Canaveral. Il conto alla rovescia è stato interferito da problemi tecnici che hanno solamente ritardato il lancio di poche decine di minuti. Il lancio è avvenuto con successo, e i Solid Rocket Boosters si sono separati dal veicolo in maniera sicura. Successivamente, approsimativamente a T+8:00, è avvenuta la MECO (Main Engine Cut Off), dove i quattro motori RS-25 si sono spenti e lo stadio centrale si è separato dal resto del razzo assieme al Launch Escape System, sistema di sicurezza che non era completamente operativo in questa missione in quanto non avente equipaggio, lasciando la capsula Orion e l'ICPS (Interim Cryogenic Upper Stage) al loro viaggio verso la luna. Successivamente, l'ICPS ha effettuato una manovra per aumentare il perigeo dell'orbita e renderla circolare. In seguito, l'ICPS ha effettuato la TLI (Trans Lunar Injection), manovra di inserzione translunare, che ha messo la capsula in una traiettoria verso la luna, per poi separarsi anch'esso dalla capsula.
Carichi utili secondari
Saranno selezionate tredici missioni a basso costo basate sui CubeSat come carichi utili secondari per la missione.[13] Essi, durante il lancio, risiederanno all'interno dell'adattatore che collega il secondo stadio al modulo di servizio dell'Orion. Le missioni già selezionate sono:
- Near-Earth Asteroid Scout, un progetto di un CubeSat spinto da una vela solare in grado di incontrare oggetti near-Earth (NEA). Le osservazioni saranno effettuate attraverso una serie di bassi flyby (≈10 km) e con una camera monocromatica ad alta risoluzione per misurare le proprietà fisiche dell'asteroide. Se non fosse stata cancellata, la Asteroid Redirect Mission avrebbe giovato dei dati raccolti. Una grande varietà di potenziali obiettivi sono stati individuati in base alla data di lancio, durata di missione e velocità di sorvolo.
- Lunar IceCube, progettato dalla Morehead State University in Kentucky, investigherà la presenza e la distribuzione di depositi di ghiaccio d'acqua utilizzando la versione compatta dello spettrometro a bordo di New Horizons.
- CuSP (CubeSat for Solar Particles) si occuperà di studiare le particelle e i campi magnetici provenienti dal sole e di fornire prove per uno studio di fattibilità di un'ipotetica rete di stazioni per studiare la meteorologia spaziale.
- BioSentinel, una missione per lo studio dell'astrobiologia che misurerà l'impatto delle radiazioni dello spazio profondo su organismi durante lunghi periodi di permanenza oltre l'orbita bassa terrestre.
- ArgoMoon, nanosatellite italiano realizzato da Argotec e coordinato dalla ASI (Agenzia Spaziale Italiana), unico scelto dalla NASA tra quelli proposti in campo europeo. Il nanosatellite scatterà immagini della missione EM1 e testerà dei nuovi sistemi di comunicazione
- SkyFire, Cubesat costruito da Lockheed Martin.
- LunaH-Map (Lunar Polar Hydrogen Mapper) si occuperà della mappatura dell'idrogeno presente nei crateri vicini al Polo Sud lunare, tracciando profondità e distribuzione di composti ricchi di idrogeno come l'acqua.
- EQUULEUS (EQUilibriUm Lunar-Earth point 6U Spacecraft) che studierà la distribuzione di plasma attorno alla Terra.
- OMOTENASHI (Outstanding MOon exploration TEchnologies demonstrated by NAno Semi-Hard Impactor) per dimostrare la fattibilità di lander a basso costo.
Giorno | Evento |
---|---|
1 | Lancio e iniezione translunare |
2-5 | Trasferimento verso la Luna |
6 | Sorvolo lunare (96 km) con fionda gravitazionale |
7-9 | Transito verso un'orbita lunare distante retrograda (DRO) |
10 | Ingresso nella DRO |
10-15 | Permanenza in DRO |
16 | Accensione motore per preparazione uscita dall'orbita DRO |
16-19 | Transito verso l'uscita dall'orbita DRO |
20 | Sorvolo lunare (800 km) con fionda gravitazionale |
20-25 | Trasferimento verso la Terra |
25 | Rientro e recupero |