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La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Giovanni Di Cecca  
Lunedì 19 Novembre 2012 12:36

Refezione scolastica senza fine. Da oggi, Luned' 19 novembre parte la refezione scolastica per alcune scuole di alcune Municipalità, ma non di tutte.

Il quadro della situazione

lunedì partono le STATALI delle Municipalità : II - IV - V

Non sono ancora partite le refezioni della VII - IX - X Municipalità

Secondo il TGR Regionale lunedì 19 novembre – parte la refezione nelle scuole di Napoli, per l’esattezza solo nelle scuole statali e nelle (poche) scuole comunali che non hanno problemi di organico, tranne i quartieri di Bagnoli, Soccavo e Fuorigrotta.

C'è da ricordare che l'assesorato alla Scuole ed Istruzione aveva dato come partenza della Refezione il 5 novembre, ma solo oggi ci sono degli spiragli di soluzione

 

 

Il problelma dei contratti delle educatrici

Altro problema correlato alla partenza della refezione scolastica è il problema degli organici di alcune scuole. In soldoni, assumere personale nel settore scuola per far partire il tempo pieno (e la conseguente necessità della refezione scolastica).

Il calcolo del fabbisogno effettivo per far partire il tempo pieno assieme alla refezione scolastica: 317 incarichi, 68 per il sostegno, 140 per gli asili nido e 90 per l’infanzia.

Il problema, quindi, sta rimpallando tra il Direttore Generale del Comune di Napoli, Silvana Riccio, che avrebbe comunicato definitivamente al Sindaco di non essere disposta a firmare i contratti di assunzione delle maestre precarie, ed ovviamente il Sindaco de Magistris, che a più riprese avrebbe rassicurato sull'avvio sia della refezione che, conseguentemente dell'assunzione delle maestre precarie.

Il motivo del diniego del Direttore Generale del Comune di Napoli è il seguente: chi si sarebbe preso la responsabilità di firmare e rischiare l’accusa di danno erariale dalla Corte dei Conti?

È infatti finalmente arrivata in commissione la delibera con la quale la giunta ha approvato il bilancio consuntivo del 2011. Contiene la stima dei circa 850 milioni di disavanzo, gli stessi sui quali il Comune dovrebbe chiedere l'adesione al fondo previsto dal famoso decreto governativo, e che dovrebbero poi essere restituito in cinque anni.

Una situazione di stallo, che forse l'adesione al Fondo Salva Comuni, potrebbe risolvere... per il momento.

Ma come si fa a restituire 850.000.000 di €uro in 5 anni, considerate tutte le problematiche che ha il Comune di Napoli?

 

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