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La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Giovanni Di Cecca  
Venerdì 16 Novembre 2012 19:35

Per chi usa la Circumflegrea (più nota con il termine di Cumana) Il fallimento della EAVBus era nell’aria.

Ieri è stata notificata la sentenza di fallimento e sono stati posti i sigilli agli uffici della EAVBus che ha un debito per oltre € 600.000 non onorati.

Il problema grosso è che potrebbe esserci un enorme effetto domino sulle altre società di trasporto pubblico come la Circumvesuviana, la SEPSA e la Metrocampania Nord-Est che hanno un debito di circa € 16.000.000

 

 

I Fatti

Ieri alle 17.30  il curatore nominato dal Tribunale di Napoli si è presentato nella Sede Legale della società a via Nuova Agnano per consegnare la Sentenza di fallimento, atto firmato dal Magistrato Aldo Ceniccola.

Da quanto si è saputo, nella sede non c’era nessuno a parte un uscere che si è visto consegnare la Sentenza e contestualmente sono stati sigillati gli uffici.

Poco dopo l’istanza di notifica si sono fiondati il legale rappresentante e liquidatore Paolo Como e l’ex amministratore Roberto Pepe ed il Manager della Eav Holding Nello Polese, che cercano affannosamente l’istanza di fallimento senza trovarla.

Ad aggravare la posizione della Eav Holding è l’essere stata condannata in contumacia (cioè senza che nessun rappresentante della Eav holding si sia presentato in giudizio).

L’istanza di fallimento l’avevano richiesta due società che si occupavano di pulizie: la Nitida e la Nuova Socom.

La Nitida sembra avere trovato un accordo per un piano di  rientro (almeno questo è quanto è emerso dalla ricerca convulsa delle carte di ieri), mentre la vertenza è rimasta aperta per la Nuova Socom.

Di certo rimane il problema per i 1.300 dipendenti che vedono vacillare il loro posto di lavoro, ed i questo scenario una ricollocazione sembra molto complessa.

Sempre durante la giornata a Via Santa Lucia, nella sede della Regione Campania si è formato un gruppo di manifestanti che voleva avere delle rassicurazioni, che il Presidente Caldoro, ha dato a metà, nel senso che, considerato il tutto, compreso la necessità di avere delle linee di trasporto pubblico verso i comuni dell’area flegrea, la Regione cercherà di venire in contro alle necessità dei dipendenti.

 

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