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La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Giovanni Di Cecca  
Sabato 17 Novembre 2012 15:12

Fino a pochi giorni fa sembrava impossible, ma ieri dopo due ore di colloqui con i Presidenti di Camera e Senato (Fine e Schifani) ed il Premier Monti, il Presidente della Repubblica apre alla possibilità di poter far svolgere in una unica tornata elettorale le Elezioni Regionali per le Regioni Lazio, Lombardia e Molise (travolte dai recenti scandali), e le Elezioni Politiche.

Da quanto è emerso dal vertice la data più appropriata (e non ancora fissata) potrebbe essere  il 10 marzo 2013.

Il punto nodale, su cui il Presidente ha posto un dictat (la legislatura si concluderebbe verso la fine di aprile 2013) è quello di avere una legge elettorale capace di superare il cosiddetto Porcellum della attuale che ha visto vincitore l'ex Premier Berlusconi.

In tal caso, se le forze poliche trovassero un accordo, potrebbe decidere di far terminare prima la legislatura ed andare ad elezioni in una unica giornata.

 

E proprio il problema della legge elettorale il nodo su cui il Parlamento si sta arenando.

Nell'attuale scenario di "Lacrime e Sangue" in cui versa il Nostro Paese, sembra che nessuna forza politica voglia caricarsi di responsabilità di Governo, da un lato, e dall'altro, l'ipotesi di perdere "il posto di lavoro" sta coalizzando i parlamentari in una lotta per evitare di andare a casa.

Anche il Premio di Maggioranza, cioè un bonus che viene dato al partito che dovesse risultare il più votato per consegnare la maggioranza, appunto, in Parlamento superiore al 50%, non debba essere dato al partito che prende il maggior numero di voti (e quindi la percentuale maggiore), ma al partito che da solo supera il 42,5%.

Questa soluzione, a dir poco assurda, serve a risolvere due problematiche:

1 - la ingovernabilità che ne scaturirebbe (nessun partito arriverebbe al 42,5% dei voti), servirebbe a dirottare la fiducia all'attuale Premier Monti dando una ulteriore longevità, controllato da un parlamento, che nell'ottica del segretario del PD Bersani, sarebbe di centro sinistra

2 - servirebbe ad ostacolare l'avanzata del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che nelle ultime Elezioni Amministrative, ha ottenuto le fasce tricolori di Parma, di Mira in provincia di Venezia, e di Comacchio provincia di Ferrara.

Una ingovernabilità pericolosa, perché nella peggiore recessione europea e mondiale dal 1929, si potrebbe andare ad aggravare ancora la posizione italiana nell'ottica delle ripresa.

Non dimentichiamo che, come raccontato dal Monitore Napoletano pochi giorni fa sullo sciopero europeo contro l'austerity lo spettro di un collasso stile Grecia non è ne lontano ne impossibile.

Ad avvalorare la posizione c'è anche l'analisi del Presidente della BCE Mario Draghi, che non troppo velatamente ha bacchettato i governi europei dicendo intervenendo alla Bocconi: «Risanamento sia basato su tagli e non su tasse».

Abbiamo pubblicato ieri (16/11/2012) la notizia del fallimento della EAV Bus e non è da escludere che anche le altre società di trasporto pubblico come Circumvesuviana (di cui abbiamo pubblicato un video del Corriere della Sera sulla furia dei pendolari che non sanno ne quando partono ne quando arrivano).

Ora la palla passa al Governo sulla legge elettorale.

 

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