L'ex Rettore della Federico II ed ex Ministro dell'Università Gaetano Manfredi stravince le elezioni amministrative a Napoli con oltre il 60% (allo spoglio ancora in corso si parla del 64,1%) delle preferenze.
La proclamazione della vittoria intorno alle 20.30 all'Hotel Terminus, sede operativa del suo Comitato Elettorale.
«Grazie a Napoli e ai napoletani. È un risultato straordinario che per noi rappresenta una grandissima responsabilità e grande gioia», sono state queste le prime parole di Manfredi, neo sindaco di Napoli dopo exit poll e proiezioni.
Davanti ai leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio e Roberto Fico, dopo avere incontrato il governatore della Campania Vincenzo De Luca, Manfredi ha ringraziato Giuseppe Conte - «Ho sentito Conte, è molto contento del risultato, insieme faremo un grande lavoro» - e ha subito preso le distanze dai dieci anni di sindacatura de Magistris: «Napoli ha chiaramente detto che vogliamo voltare pagina, noi non siamo solo pizza e mandolino ma siano città di grande competenza e professionalità».
Se Manfredi, a prescindere, era ampiamente papabile di vittoria, rimangono tre aspetti interessanti da sottolineare:
1 - Il candidato di Centro Destra, Catello Maresca pur avendo diverse lista bocciate, è riuscito a reggere il colpo con il suo 22% (ma si parla comunque di un'afflluenza alle urne del 48,06% a Napoli), ma resta il fatto che a Napoli non c'è più un Centro Destra da molti anni
2 - Antonio Bassolino, forse è il vero sconfitto, essendo stato ridotto al 7,5%, non riuscendo ad intercettare il voto degli scontenti dell'Amministrazione de Magistris
3 - Alessandra Clemente, paga sia il dazio dell'essere troppo giovane, sia i danni dell'amministrazione de Magistris che ovviamente non potevano lanciarne la candidatura con cosiddetto "un effetto fionda", fermandosi, come amministrazione uscente al 5,5% dei voti
In generale, quello che queste amministrative ha messo a nudo è la "nausea" della gente verso la politica, specialmente guardando il risultato locale che come detto è caduto al 48,06% degli aventi diritto andati al voto.