Sono discrete e stabili le condizioni cliniche del cardinale Crescenzio Sepe che dal pomeriggio di venerdì scorso è ricoverato al Cotugno, nell’unità di degenza ordinaria di Malattia infettive diretta da Rodolfo Punzi.
La diagnosi di ingresso in ospedale è polmonite interstiziale bilaterale causata da Sars-Cov-2.
Ha una mascherina ad ossigeno, ma non è né in sub intensiva, né men che meno in rianimazione.
Le condizioni sono tutto sommato buone e stabili, ma data l'età (77 anni) ed alcune comorbidità (sovrappeso, iperglicemia) si è reso necessario il ricovero.
E' positivo dal 13 gennaio 2021, giorno nel quale è stato riscontrata la positivitò per caso a seguito di un tampone di controllo.
«Il ricovero è avvenuto soprattutto per inquadrare la situazione clinica ed effettuare accertamenti diagnostici che non è possibile fare fuori dalla struttura ospedaliera - si legge in una nota diffusa ieri dalla Curia - siamo molto fiduciosi sul decorso e sulla degenza tanto che si spera che il cardinale possa essere dimesso in tempi rapidi». Una speranza condivisa dai sanitari del Cotugno che comunque suggeriscono prudenza, vista l’imprevedibilità dell’infezione da Coronavirus. «In questi casi - ha dichiarato il primario del pronto soccorso del Cotugno Nicola Maturo - quando ci sono i sintomi di insufficienza respiratoria e la saturazione di ossigeno scende a valori inferiori a 95 bisogna ricorrere subito al ricovero per sbarrare il passo alla progressione della malattia».