La giornata di ieri (7-12-2012), è stata particolarmente intensa da un punto di vista istituzionale in quanto ci sono state le consultazioni tra il Presidente della Repubblica e gli esponenti dei principali partiti politici che sostengono un Governo, di fatto, dimissionato dal PdL.
Come già espresso precedentemente, il PdL, nella giornata di giovedì, aveva annunciato l’astensione al voto dei suo senatori.
Ieri il Presidente Napolitano ha fatto le sue consultazioni non ufficiali (non essendoci ancora ufficialmente una Crisi di Governo) riuscendo ad arrivare ad un compromesso per una Agenda di Governo scarna, ma che traghetti il Governo fino all’anno nuovo, non nell’ordinaria amministrazione.
In questa Agenda ci sono l’approvazione della Legge di Stabilità, due vertici internazionali, uno di metà dicembre e l’altro di metà febbraio.
Il Presidente Berlusconi sperava di poter accorpare sia le elezioni Regionali del Lazio (che si terranno il 3-4 febbraio 2013) con quelle Nazionali e delle Regioni Lombardia e Molise in un unico Election Day.
A questo punto, considerando che se le camere venissero sciolte verso fine gennaio, le elezioni non si potrebbero svolgere prima del 10 Marzo 2013.
Altro punto che il precipitare degli eventi sta mettendo in luce sono i due opposti schieramenti nel parlamento.
Da un lato il PdL che ha de facto licenziato il Governo Monti, dall’altro lo schieramento PD + UDC, che in un atto di lealtà istituzionale si trova a dover sorreggere, praticamente da solo il Governo tecnico.
Problema non da poco poiché da un punto di vista strategico si troverebbero con la palla al piede di dover gestire un governo che dal punto di vista elettorale è perdente, mente il PdL, è già scattato in avanti nella ennesima campagna elettorale che vede ancora protagonista Silvio Berlusconi.
Infatti, mentre il PD dopo le FantaPrimarie ha estratto dal cilindro il segretario Pier Luigi Bersani come candidato Premier (risultato di per se scontato ai tecnici delle politica e tutti coloro che hanno seguito un minimo le vicende politiche della sinistra), il PdL ha annullato le primarie poiché il suo demiurgo Silvio Berlusconi, che in un primo tempo sembrava avesse deciso di ritirarsi dalla vita politica, è tornato “alla riscossa” più determinato che mai, entrando di fatto in campagna elettorale.
Nel momento in cui scrivo il Presidente Monti è a colloquio con il Presidente della Repubblica