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Scritto da Giovanni Di Cecca  
Domenica 01 Agosto 2021 12:23

Che Olimpiade potremmo definire quella che vede i nostri colori salire sul podio, ma non su quello più alto, ma contestualmente esserci per ben 25 volte (fino ad ora)?

E' una delle domande che tormentano i molti colleghi cronisti che basano la classifica generale del Medagliere sugli Ori vinti e non sul totale delle medaglie coquistate.

 

 

Certo una Cina che porta 406 atleti e per il momento nel medagliere è in testa con 23 ori, 14 argenti e 13 bronzi (50 medaglie), fa un po' sorridere se paragonato all'armata USA con 613 atleti che conquistano 20 ori, 21 argenti e 14 bronzi (55 medaglie).

Vogliamo dire che vale di più in quante gare si è primeggiato, certo ha un senso, ma come tutto è relativo come si può pensare di paragonare la Cina o gli USA a San Marino che con 5 atleti porta a casa 2 medaglie (le prime della loro storia), oppure con il Turkmenistan che con 9 atleti porta a casa 1 medaglia?

E' ovvio che lo sprito olimpico è differente.

L'Italia non ha mai potuto gareggiare ad un livello esasperato, poiché la compagine alle Olimpiadi (questa volta è immensa e sono 384 atleti), ma è probabile che pur non sul tetto del mondo, ma esserci sul podio vuol dire tanto, soprattutto per quegli sport non famosi come il calcio, il basket e la palla a nuoto (dove il Settebbello Azzurro è tra i più premiati del mondo), ma cosiddetti minori che costano fatica ed hanno sempre pochi appassionati e non sono di massa, anche nei titoli dei giornali (mea culpa) che li mostrano in prima o nelle prime pagine solo in caso di vittoria importante per i colori Azzurri

Se dovessi scegliere la classifica, per me rimarrebbe la classifica dei titoli totali, ma non perché stiamo piazzati meglio rispetto ad altre compagini europee, ma perché ogni medaglia di cui esaltiamo i campioni sono dolore, sofferenza, fatica, allenamento spossante, perfezionismo, tempo rubato ad altro, come ha detto Federica Pellegrini, che ora inizia il suo Dopo, forse inizia finalmente ad assaporare la sua vita "normale", come in parte è successo a Tania Cagnotto che si è ritirata ed ora si gode la sua vita con la sua famiglia.

 

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