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La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Redazione  
Giovedì 06 Febbraio 2020 01:51

Si è spento a 103 anni il leggendario Kirk Douglas, attore in molti film di successo, compresi due capolavori di Stanley Kubrick Orizzonti di Gloria e Spartacus.

Nel 1999 l'American Film Institute lo inserì al 17º posto tra le più grandi star della storia del cinema statunitense.

 

 

È il padre dell'attore Michael Douglas e del produttore Joel Douglas, nonché nonno di Cameron Douglas.

irk Douglas nasce ad Amsterdam, nello stato di New York, il 9 dicembre del 1916 da immigrati ebrei bielorussi originari di Čavusy: Bryna Sanglel, detta Bertha (1884–1978) ed Herschel Danielovitch, detto Harry (1884–1950). Si laurea in Lettere e si diploma poi all'Accademia americana di arti drammatiche di New York.


Biografia

Dopo aver prestato servizio nella Marina degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, inizia a lavorare al teatro, recitando anche a Broadway, dove viene scritturato da Guthrie McClintic, il quale gli suggerisce di cambiare subito nome in uno "decente": l'appellativo "Isadore Demsky", secondo il produttore, può andar bene per apparire in recite studentesche, ma sui cartelloni di Broadway non ha possibilità di far colpo. Issur Danielovitch opta quindi per Kirk, dal nome di un personaggio dei fumetti che era tra i suoi preferiti, e per Douglas, dal cognome della sua insegnante di dizione all'accademia.

La sua prima interpretazione cinematografica è quella di un giovane procuratore distrettuale nel film Lo strano amore di Marta Ivers (1946) di Lewis Milestone, accanto a Barbara Stanwyck e Van Heflin; l'anno seguente affianca Robert Mitchum e Jane Greer in Le catene della colpa di Jacques Tourneur. Successivamente recita anche in ruoli brillanti, tuttavia la commedia non si addice alle sue caratteristiche, più adatte a ruoli forti, spesso cinici, da "duro". Conquista l'interesse del pubblico e della critica interpretando un pugile forte atleticamente, ma di scarse qualità umane, in Il grande campione (1949) di Mark Robson; il successo definitivo arriva però con L'asso nella manica (1951) di Billy Wilder, in cui interpreta Chuck Tatum, giornalista senza scrupoli che specula sul dramma di un minatore intrappolato dopo il crollo in una miniera. Seguono Pietà per i giusti (1951) di William Wyler, accanto ad Eleanor Parker, in cui interpreta un poliziotto spietato, e Il bruto e la bella (1952) di Vincente Minnelli, nei panni di un produttore cinematografico dal cuore di pietra che tormenta la fragile diva Lana Turner. In quegli anni fornisce ottime prove anche nelle pellicole Chimere (1950) di Michael Curtiz e Lo zoo di vetro (1950) di Irving Rapper.

Nel 1954, dopo avere interpretato in Italia il mito di Ulisse di Mario Camerini, ove affianca Silvana Mangano ed Anthony Quinn, fonda una propria casa di produzione denominata Bryna Productions (dal nome della madre), con la quale realizza i suoi più grandi successi da protagonista. Nel 1956 interpreta con grande efficacia il pittore Vincent van Gogh nel film Brama di vivere, diretto da Vincente Minnelli, mentre al 1957 risale uno dei capolavori nella sua ricca filmografia, Orizzonti di gloria, pellicola fortemente antimilitarista diretta dal giovane Stanley Kubrick ed al quale Douglas teneva molto. Sempre diretto da Kubrick, l'attore sarà il protagonista nel 1960 del kolossal Spartacus. Nella sua lunga carriera è stato anche un eccellente interprete di film western, tra i quali sono da ricordare Il grande cielo (1952) di Howard Hawks, L'uomo senza paura (1955) di King Vidor, e Sfida all'O.K. Corral (1957) di John Sturges: in quest'ultimo impersonò splendidamente il personaggio del medico Doc Holliday, al fianco di Burt Lancaster nel ruolo dello sceriffo Wyatt Earp.

Fino alla fine degli anni sessanta partecipa a film di vario genere, distinguendosi ancora per la sua presenza sanguigna e decisa; tra questi si segnalano il disneyano 20.000 leghe sotto i mari (1954) di Richard Fleischer, I vichinghi (1958) di Richard Fleischer, Noi due sconosciuti (1960) di Richard Quine, L'occhio caldo del cielo (1961) di Robert Aldrich, Due settimane in un'altra città (1962) di Vincente Minnelli (1962), Solo sotto le stelle (1962) di David Miller, Sette giorni a maggio (1964) di John Frankenheimer, Carovana di fuoco (1967) di Burt Kennedy, La fratellanza (1968) di Martin Ritt e Il compromesso (1969) di Elia Kazan.

Negli anni settanta e ottanta dirada la sua attività sul grande schermo; di questo periodo si ricordano, tra gli altri, Uomini e cobra (1970) di Joseph L. Mankiewicz, Un uomo da rispettare (1972) di Michele Lupo, Fury (1978) di Brian De Palma, Jack del Cactus (1979) di Hal Needham, Saturn 3 (1980) di Stanley Donen, L'uomo del fiume nevoso (1982) di George Miller e Due tipi incorreggibili (1986) di Jeff Kanew, ove appare nuovamente coppia con Burt Lancaster.

Ha ricevuto tre candidature al Premio Oscar, senza mai vincerlo. Solo nel 1996 viene premiato con l'Oscar alla carriera. Il 16 gennaio 1981 riceve una prestigiosa onorificenza civile statunitense, la Medaglia presidenziale della libertà, dal presidente Jimmy Carter. Douglas interpreta il suo penultimo film, Vizio di famiglia (2003) di Fred Schepisi, accanto a Michael, proprio nei ruoli di padre e figlio. La sua ultima apparizione al cinema risale al 2004, con il film Illusion di Michael A. Goorjian, ove interpreta un regista moribondo. Saltuariamente attivo anche nelle produzioni televisive, appare per l'ultima volta sul piccolo schermo nel 2008.

Ormai lontano dalle scene in ragione dell'età avanzata e delle limitazioni fisiche, si è impegnato, attraverso i mezzi di comunicazione di massa (fra i quali un suo blog), in una campagna atta a indurre gli Stati Uniti d'America a chiedere perdono per la schiavitù delle persone deportate dall'Africa fra i secoli XVI e XIX e per le ingiustizie che gli afroamericani continuarono a patire anche dopo l'abolizione formale del regime schiavista, battaglia vinta nell'agosto 2008.

Vita privata

Kirk Douglas si è sposato due volte. Dal primo matrimonio con l'attrice britannica Diana Dill (durato dal 1943 al 1951) ha avuto due figli, l'attore Michael Douglas (nato nel 1944) e Joel Douglas (nato nel 1947), divenuto in seguito produttore. Nel 1954 Douglas si è risposato con la produttrice Anne Buydens, conosciuta sul set di Brama di vivere, da cui ha avuto altri due figli, Peter Vincent (1955) ed Eric (1958-2004, morto a 46 anni per abuso di stupefacenti).Il celebre attore muore il 5 febbraio 2020 all'età di 103 anni ed era l'attore più anziano vivente ad aver ricevuto la statuina.


Filmografia

Cinema


  • Lo strano amore di Marta Ivers (The Strange Love of Martha Ivers), regia di Lewis Milestone (1946)
  • Le catene della colpa (Out of the Past), regia di Jacques Tourneur (1947)
  • Il lutto si addice ad Elettra (Mourning Becomes Electra), regia di Dudley Nichols (1947)
  • Le vie della città (I Walk Alone), regia di Byron Haskin (1948)
  • Le mura di Gerico (The Walls of Jericho), regia di John M. Stahl (1948)
  • La cara segretaria (My Dear Secretary), regia di Charles Martin (1949)
  • Lettera a tre mogli (A Letter to Three Wives), regia di Joseph L. Mankiewicz (1949)
  • Il grande campione (Champion), regia di Mark Robson (1949)
  • Chimere (Young Man with a Horn), regia di Michael Curtiz (1950)
  • Lo zoo di vetro (The Glass Menagerie), regia di Irving Rapper (1950)
  • Sabbie rosse (Along the Great Divide), regia di Raoul Walsh (1951)
  • L'asso nella manica (Ace in the Hole), regia di Billy Wilder (1951)
  • Pietà per i giusti (Detective Story), regia di William Wyler (1951)
  • Il tesoro dei Sequoia (The Big Trees), regia di Felix E. Feist (1952)
  • Il grande cielo (The Big Sky), regia di Howard Hawks (1952)
  • Il bruto e la bella (The Bad and the Beautiful), regia di Vincente Minnelli (1952)
  • Storia di tre amori (The Story of Three Loves), episodio Equilibrium, regia di Gottfried Reinhardt (1953)
  • I perseguitati (The Juggler), regia di Edward Dmytryk (1953)
  • Atto d'amore (Un acte d'amour), regia di Anatole Litvak (1953)
  • Ulisse, regia di Mario Camerini (1954)
  • 20.000 leghe sotto i mari (20000 Leagues Under the Sea), regia di Richard Fleischer (1954)
  • Destino sull'asfalto (The Racers), regia di Henry Hathaway (1955)
  • L'uomo senza paura (Man Without a Star), regia di King Vidor (1955)
  • Il cacciatore di indiani (The Indian Fighter), regia di André De Toth (1955)
  • Brama di vivere (Lust for Life), regia di Vincente Minnelli (1956)
  • Sì, signor generale (Top Secret Affair), regia di Henry C. Potter (1957)
  • Sfida all'O.K. Corral (Gunfight at the O.K. Corral), regia di John Sturges (1957)
  • Orizzonti di gloria (Paths of Glory), regia di Stanley Kubrick (1957)
  • I vichinghi (The Vikings), regia di Richard Fleischer (1958)
  • Il giorno della vendetta (Last Train from Gun Hill), regia di John Sturges (1959)
  • Il discepolo del diavolo (The Devil's Disciple), regia di Guy Hamilton (1959)
  • Noi due sconosciuti (Strangers When We Meet), regia di Richard Quine (1960)
  • Spartacus, regia di Stanley Kubrick (1960)
  • La città spietata (Town Without Pity), regia di Gottfried Reinhardt (1961)
  • L'occhio caldo del cielo (The Last Sunset), regia di Robert Aldrich (1961)
  • Solo sotto le stelle (Lonely Are the Brave), regia di David Miller (1962)
  • Due settimane in un'altra città (Two Weeks in Another Town), regia di Vincente Minnelli (1962)
  • L'uncino (The Hook), regia di George Seaton (1963)
  • I cinque volti dell'assassino (The List of Adrian Messenger), regia di John Huston (1963)
  • Per soldi o per amore (For Love or Money), regia di Michael Gordon (1963)
  • Sette giorni a maggio (Seven Days in May), regia di John Frankenheimer (1964)
  • Prima vittoria (In Harm's Way), regia di Otto Preminger (1965)
  • Gli eroi di Telemark (The Heroes of Telemark), regia di Anthony Mann (1965)
  • Combattenti della notte (Cast a Giant Shadow), regia di Melville Shavelson (1966)
  • Parigi brucia? (Paris brûle-t-il?), regia di René Clément (1966)
  • La via del West (The Way West), regia di Andrew V. McLaglen (1967)
  • Carovana di fuoco (The War Wagon), regia di Burt Kennedy (1967)
  • Jim l'irresistibile detective (A Lovely Way to Die), regia di David Lowell Rich (1968)
  • La fratellanza (The Brotherhood), regia di Martin Ritt (1968)
  • Il compromesso (The Arrangement), regia di Elia Kazan (1969)
  • Uomini e cobra (There Was a Crooked Man...), regia di Joseph L. Mankiewicz (1970)
  • Il faro in capo al mondo (The Light at the Edge of the World), regia di Kevin Billington (1971)
  • Quattro tocchi di campana (A Gunfight), regia di Lamont Johnson (1971)
  • Per amore ho catturato una spia russa (To Catch a Spy), regia di Dick Clement (1971)
  • Un uomo da rispettare, regia di Michele Lupo (1972)
  • Un magnifico ceffo da galera (Scalawag), regia di Zoran Calic e Kirk Douglas (1973)
  • I giustizieri del West (Posse), regia di Kirk Douglas (1975)
  • Una volta non basta (Jacqueline Susann's Once Is Not Enough), regia di Guy Green (1975)
  • Holocaust 2000, regia di Alberto De Martino (1977)
  • Fury (The Fury), regia di Brian De Palma (1978)
  • Jack del Cactus (The Villain), regia di Hal Needham (1979)
  • Saturn 3, regia di Stanley Donen (1980)
  • Home Movies - Vizietti familiari (Home Movies), regia di Brian De Palma (1980)
  • Countdown dimensione zero (The Final Countdown), regia di Don Taylor (1980)
  • L'uomo del fiume nevoso (The Man from Snowy River), regia di George Miller (1982)
  • La fuga di Eddie Macon (Eddie Macon's Run), regia di Jeff Kanew (1983)
  • Due tipi incorreggibili (Tough Guys), regia di Jeff Kanew (1986)
  • Oscar - Un fidanzato per due figlie (Oscar), regia di John Landis (1991)
  • Benvenuto a Veraz, regia di Xavier Castano (1991)
  • Caro zio Joe (Greedy), regia di Jonathan Lynn (1994)
  • Diamonds, regia di John Mallory Asher (1999)
  • Vizio di famiglia (It Runs in the Family), regia di Fred Schepisi (2003)
  • Illusion, regia di Michael A. Goorjian (2004)

Televisione

  • The Special London Bridge Special, regia di David Winters - film TV (1972)
  • Coppia di Jack (Draw!), regia di Steven Hilliard Stern - film TV (1984)
  • Queenie - La stella di Calcutta (Queenie), regia di Larry Peerce (1987) - film TV
  • 1925: Processo alla scimmia (Inherit the Wind), regia di David Greene (1988) - film TV
  • I Simpson - serie TV, 1 episodio (1999) - voce
  • Meurtres à l'Empire State Building, regia di William Karel (2008) - film TV

Documentari

  • Kirk Douglas: Before I Forget di Jeff Kanew (2009)

Riconoscimenti

Per il suo contributo all'industria del cinema, Kirk Douglas ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame al 6263 di Hollywood Boulevard.

Premio Oscar

  • 1950 - Nomination al miglior attore protagonista per Il grande campione
  • 1953 - Nomination al miglior attore protagonista per Il bruto e la bella
  • 1957 - Nomination al miglior attore protagonista per Brama di vivere
  • 1996 - Oscar alla carriera

Golden Globe

  • 1952 - Nomination miglior attore in un film drammatico per Pietà per i giusti
  • 1957 - Miglior attore in un film drammatico per Brama di vivere
  • 1968 - Golden Globe alla carriera

Altri riconoscimenti

  • 1961 - Nomination ai Laurel Awards come miglior attore per Spartacus di Stanley Kubrick.

Onorificenze

Medaglia Presidenziale della Libertà - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia Presidenziale della Libertà

— 16 gennaio 1981

Kennedy Center Honors - nastrino per uniforme ordinaria Kennedy Center Honors

— 1993

Ellis Island Medal of Honor - nastrino per uniforme ordinaria Ellis Island Medal of Honor
 

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