Statistiche gratis

Facebook Twitter Google + YouTube LinkedIn - Monitore Napoletano Feed del Monitore Napoletano
Instagram - Monitore Napoletano

Questo sito si serve dei cookie per fornire servizi. Utilizzando questo sito acconsenti all'utilizzo dei cookie. Ulteriori informazioni

 


La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Administrator  
Venerdì 29 Marzo 2013 23:42

Poco fa ci è giunta la notizia che il Cabarettista Enzo Jannacci è scomparso a Milano all'età di 77 anni

Enzo Jannacci, all'anagrafe Vincenzo Jannacci (Milano, 3 giugno 1935 – Milano, 29 marzo 2013), è stato un cantautore, cabarettista, pianista, compositore, attore, sceneggiatore e medico italiano, tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra.


Caposcuola del cabaret italiano, nel corso della sua più che cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana, divenendo artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori.

Autore di quasi trenta album, alcuni dei quali rappresentano importanti capitoli della discografia italiana, di varie colonne sonore e di canzoni per altri artisti (i più noti Cochi & Renato), Enzo Jannacci, dopo un periodo di ombra nella seconda metà degli anni novanta, è tornato a far parlare di sé ottenendo vari premi alla carriera e riconoscimenti per i suoi ultimi lavori discografici.

È ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò i Due Corsari. Muore all'età di 77 anni dopo una lunga malattia. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe ed un Premio Tenco.


Biografia

Origini e famiglia

Il ramo paterno della famiglia è di origine pugliese: il nonno, Vincenzo era di antiche origine macedoni e la nonna originaria di Bisceglie; la coppia emigrò poi a Milano poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale. Il padre Giuseppe aveva due fratelli e una sorella: Vincenzo, Giacomo, e Angioletta da cui nacquero Pierangela, Domenico, Alfredo, Bruno, Lorenza ed Enrica. Da Domenico a sua volta nacque Tiziano Jannacci, noto principalmente per aver organizzato alcuni eventi in onore del cugino di suo padre. Giuseppe Jannacci, padre di Enzo, era un Maresciallo dell'Aeronautica Militare Italiana e lavorava all'aeroporto Forlanini, partecipò alla Resistenza e in particolare alla difesa della sede dell'Aviazione milanese di piazza Novelli. I racconti del padre ispireranno canzoni come El purtava i scarp del tennis, Sei minuti all'alba e La sera che partì mio padre.

La madre, Maria Mussi, era comasca.

Dopo avere terminato nel 1954 gli studi liceali presso il Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci", si diploma in armonia, composizione e direzione d'orchestra al Conservatorio di Milano.


Successivamente, nel 1967, si laurea in medicina all'Università di Milano. Per ottenere la specializzazione in chirurgia generale si trasferisce in Sud Africa, entrando nell'équipe di Christiaan Barnard, cardiochirurgo primo a realizzare il trapianto cardiaco. Jannacci continuava a esercitare la professione di medico nonostante si fosse già diplomato al Conservatorio tempo prima.

In seguito si reca negli Stati Uniti d'America.


Vita personale

Il 23 novembre 1967 si sposa con Giuliana Orefice, che dà alla luce (il 5 settembre 1972) il loro unico figlio Paolo, divenuto musicista e direttore d'orchestra.

Il 1º gennaio 2003, primo giorno di pensione per Jannacci, muore l'amico Giorgio Gaber. Ai funerali di due giorni dopo (nell'Abbazia di Chiaravalle), Enzo partecipa, riuscendo a dire soltanto «ho perso un fratello».


 

Ultime Notizie

Menu sito

Utilità

I luoghi archeologici della Campania

Clicca sulla Provincia di interesse

Benevento Caserta Napoli Avellino Salerno