Gigi Proietti, attore comico e regista, nonché spesso voce narrante dei documentari di Alberto Angela nella fortunata Serie Ulisse, è morto oggi nel giorno del suo 80simo compleanno.
Era ricoverato da 15 giorni in Terapia Intensiva a Roma per l'aggravamento di un infarto e non per il Covid-19.
L'attore romano già da tempo soffriva di cuore e oggi, 2 novembre 2020, ha compiuto 80 anni.
La famiglia che si è stretta vicino all'attore (la moglie e le due figlie) ha mantenuto il massimo riserbo sulle condizioni di salute dell'attore.
Il noto attore romano è deceduto a Roma nella clinica Villa Margherita intorno alle 5.30. Le sue condizioni si erano aggravate ieri sera. Proietti era ricoverato da 15 giorni per problemi cardiaci. «Nelle prime ore del mattino è venuto a mancare all'affetto della sua famiglia Gigi Proietti». Ne danno comunicazione la moglie e le figlie del noto attore romano Sagitta, Susanna e Carlotta.
I funerali
«Gigi sarà ricordato come merita», assicurano fonti vicine alla famiglia. I funerali del grande attore si terranno nei tempi e nei modi compatibili con le attuali restrizioni anti Covid. Le esequie - a quanto si apprende - saranno pubbliche, ma con ingressi contingentati. «Roma perde una parte della sua anima - ha detto la Sindaca Virginia Raggi arrivata davanti alla clinica Villa Margherita - Proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei funerali.» La Raggi ha messo a disposizione il Campidoglio per la camera ardente. Si parla anche del Globe Theatre Silvano Toti nel verde di Villa Borghese, da lui creato. I funerali si celebreranno in chiesa.
Video - Il Conte Duvall - La signora delle Camelie
La scheda
Gigi Proietti, all'anagrafe Luigi Proietti (Roma, 2 novembre 1940, 2 novembre 2020), è stato unattore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante italiano. Fa parte di quella cerchia di artisti di formazione teatrale, campo nel quale ha mietuto notevole successo sin dagli inizi degli anni sessanta. Noto per le sue doti di affabulatore e trasformista, è considerato uno dei massimi esponenti della storia del teatro italiano; nel 1963 grazie a Giancarlo Cobelli esordì nel Can Can degli italiani, per poi interpretare senza sosta numerosi spettacoli teatrali sino a A me gli occhi, please, esempio di teatro-grafia che segnò uno spartiacque nel modo di intendere il teatro, e al quale seguiranno numerosissime repliche anche con nuove versioni nel 1993, nel 1996, e nel 2000, attraversando i più importanti teatri italiani. Lo spettacolo segnò un record di oltre 500 000 presenze al Teatro Olimpico di Roma.[2][3].
Affermatosi come attore teatrale, ebbe anche esperienze nel campo televisivo, al quale si dedicò fugacemente tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta: prese parte allo sceneggiato Il circolo Pickwick di Ugo Gregoretti, collaborazione che proseguì successivamente con esperienze televisive di minor rilevanza. Tra gli anni settanta e gli anni ottanta fu inoltre protagonista di svariati spettacoli di successo come Sabato sera dalle nove alle dieci, Fatti e fattacci, Fantastico e Io a modo mio. Verso la fine degli anni settanta ha anche aperto il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, che ha visto tra i suoi allievi numerosi personaggi divenuti poi volti noti dello spettacolo italiano.
Nonostante il sodalizio con il cinema non abbia spesso dato i frutti sperati, ha raggiunto la consacrazione cinematografica nel 1976 con il celebre Febbre da cavallo, nel ruolo dell'incallito scommettitore Mandrake, che con il passare degli anni è divenuto un vero e proprio film di culto,[4] che ha ripreso nel 2002 anno nel quale ha iniziato un forte sodalizio con i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina.
A partire dagli anni novanta, parallelamente al successo ottenuto in teatro, è stato protagonista di svariate serie televisive di successo, prima fra tutte la serie RAI Il maresciallo Rocca iniziata nel 1996 e divenuta una delle serialità di maggior audience della televisione italiana, spianandogli inaspettatamente la strada verso una vera e propria seconda giovinezza.[5] Sempre per la RAI è stato San Filippo Neri nella miniserie Preferisco il Paradiso, il cardinale Romeo Colombo da Priverno in L'ultimo papa re, il misterioso generale Nicola Persico in Il signore della truffa, e lo stravagante giornalista Bruno Palmieri in Una pallottola nel cuore.
Ha avuto anche esperienze come cantante, facendo parte del gruppo musicale Trio Melody, insieme a Stefano Palatresi e Peppino di Capri, oltre che come poeta e scrittore. Nel 2017, a vent'anni dall'ultima esperienza, è tornato in televisione come protagonista assoluto del programma Cavalli di battaglia, tratto dall'omonima tournée celebrativa dei suoi 50 anni di carriera.
Biografia
Gioventù e gavetta come cantante e attore
Figlio di Romano Proietti, di Porchiano del Monte, frazione di Amelia (TR) in Umbria, e della casalinga Giovanna Ceci, di San Clemente di Leonessa (RI) nel Lazio, ha vissuto i primi dieci mesi della sua vita in una casa in via di sant'Eligio (una traversa di via Giulia) a Roma. Dopo essersi diplomato presso il Liceo Ginnasio Statale "Augusto" di Roma, si iscrive al corso di laurea in Giurisprudenza presso l'Università "La Sapienza", che abbandonerà a soli sei esami dalla laurea.
Appassionato di musica sin da bambino, suona la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso, e nel tempo libero inizia a esibirsi come cantante nelle feste studentesche, nei bar all'aperto, e, più avanti, nei night-club più celebri della capitale. Racconterà, poi, in un'intervista al Il Fatto Quotidiano che i personaggi della Roma dell'epoca sono stati in parte fonti di ispirazione per alcuni ruoli comici da lui interpretati sul grande schermo. A proposito di questo periodo dichiarerà: «"Per mantenermi agli studi cantavo nei night club. Cominciavo alle 10 di sera e finivo alle 4 del mattino, uscivo fuori con un collo gonfio... Non c'era misura di camicia che tenesse: ce voleva un copertone"». Il giovane Proietti, rivela tuttavia di non essere inizialmente interessato al mondo del teatro: «"Assolutamente no! A teatro non c'ero mai stato e poi non ero figlio di attori"». Anche i genitori, pur appoggiando la sua decisione, non erano del tutto convinti delle prime prove del giovane Luigi.
Iscrittosi per caso al Centro Teatro Ateneo, fu allievo di personaggi di spicco come Arnoldo Foà, Giulietta Masina e Giancarlo Sbragia. «"La mattina frequentavo le lezioni, il pomeriggio provavo all'Ateneo, la sera cantavo nei locali notturni. Gli esami non finivano mai"» commenterà. Nello stesso momento decide di lasciare definitivamente la facoltà di Giurisprudenza, e inizia a frequentare il corso di mimica del Centro Universitario Teatrale tenuto da Giancarlo Cobelli, il quale nota subito le sue qualità di musicista e lo scrittura per uno spettacolo d'avanguardia da lui diretto, Can Can degli italiani (1963), composto da famosi scrittori quali Ercole Patti e Luigi Malerba, dove mette in musica un aforisma di Ennio Flaiano, Oh come è bello sentirsi....
A partire dal 1964 ricopre ruoli di contorno sul palcoscenico con il Gruppo Sperimentale 101 sotto la direzione di Antonio Calenda, dallo stesso Cobelli e anche con Andrea Camilleri, non ancora diventato celebre come scrittore. Il suo primo ruolo lo recita all'aperto, travestito da upupa, nella rappresentazione de Gli uccelli di Aristofane (1964) diretto da Giuseppe Di Martino. Dal 1968 ottiene ruoli da protagonista in diversi spettacoli messi in scena dal Teatro Stabile de L'Aquila, tra cui Il dio Kurt di Alberto Moravia e Operetta di Witold Gombrowicz.
Primi successi ed esordi cinematografici
Proietti già a quattordici anni viene scritturato al cinema come comparsa nel film Il nostro campione, diretto nel 1955 da Vittorio Duse, seguita poi nel 1964 da un altro piccolo cameo in Se permettete parliamo di donne del maestro Ettore Scola. Tuttavia è nel 1966 che debutta contemporaneamente sul grande e piccolo schermo. In ogni caso il suo primo ruolo, per una curiosa coincidenza, è quello di un maresciallo dei carabinieri, lo stesso che trent'anni dopo lo porta alla grande notorietà. Nei titoli di testa dei primi film è accreditato come Luigi Proietti. Al cinema lo vediamo in un episodio de Le piacevoli notti nel 1966, e in ruoli più corposi in Lo scatenato, La matriarca e Una ragazza piuttosto complicata. Tinto Brass è il primo regista a valorizzarlo con un ruolo da protagonista nel suo film L'urlo del 1968, presentato in concorso al Festival di Cannes.
In televisione esordisce nello sceneggiato I grandi camaleonti (1964), diretto da Edmo Fenoglio. Insieme a Ugo Gregoretti compare in ruoli soddisfacenti, come quello del truffatore Alfred Jingle ne Il Circolo Pickwick (1967), trasposizione dell'omonimo romanzo di Charles Dickens, dove compone e canta anche la sigla finale, La ballata di Pickwick. Proprio durante le sedute di registrazione di questa canzone, incontra un giovane di Poggio Bustone, che in quel brano suona la chitarra, musicista sotto contratto con la casa discografica Ricordi e destinato alla grande notorietà, Lucio Battisti. Sarà il loro primo e ultimo incontro, ricordato in seguito dallo stesso Proietti in un'intervista durante una trasmissione celebrativa sul cantante.
Tuttavia il primo, inaspettato successo arriva nel 1970, quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, ufficialmente a causa di un incidente capitatogli (ma ufficiosamente, sembra, a causa di dissapori con l'autore e co-protagonista della commedia, Renato Rascel) nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente: «"Una botta di fortuna. Lì capii che si poteva coniugare il teatro lucido con la qualità artistica: il cosiddetto teatro popolare"».[7]
Il trionfo dei One-Man Show
Tra il 1965 e il 1970, sia con il Gruppo Sperimentale di Calenda che senza, Proietti porta in scena anche prove particolari come Il mercante di Venezia, Le mammelle di Tiresia e Il misantropo di Molière. Con Il dio Kurt del 1969, ennesimo successo del gruppo sperimentale, Proietti capisce di dover affrontare il palcoscenico da solista per non rimanere ingabbiato in ruoli eternamente comprimari.[7]
Dopo aver recitato nel 1974 il ruolo di Neri Chiaramantesi nel dramma di Sem Benelli La cena delle beffe, accanto a Carmelo Bene, nel 1976 stringe un proficuo sodalizio con lo scrittore Roberto Lerici, insieme al quale scrive e dirige i suoi spettacoli, rimasti nella storia, A me gli occhi, please (1976), riportato in scena nel 1993, 1996 e nel 2000, in una memorabile performance allo Stadio Olimpico della sua città natale, oltre a Come mi piace (1983), Leggero leggero (1991) e, per la televisione, Attore amore mio (1982) e Io, a modo mio (1985).
In questi spettacoli Proietti, totalmente privo di guida registica, ha modo di scatenare la sua verve attoriale come monologhista, cantante, imitatore, ballerino, in estenuanti tour de force che ottengono un dirompente successo di pubblico; dalle 6 serate inizialmente previste si superano agevolmente le 300, con oltre 2000 spettatori di media a riempire i teatri tenda e i palasport di tutta l'Italia, ammirato e stimato anche da importanti personalità come Federico Fellini (il quale dapprima pensa a lui per il ruolo di Giacomo Casanova nel suo film Il Casanova di Federico Fellini, poi assegnato a Donald Sutherland e del quale sarà un efficace doppiatore) ed Eduardo De Filippo.
Ancora oggi A me gli occhi, please, anche per i suoi risvolti in parte drammatici, è riconosciuta una delle prove teatrali più riuscite e uniche di sempre. La collaborazione tra Proietti e Roberto Lerici si può ben paragonare a quella, altrettanto proficua, tra Giorgio Gaber e Sandro Luporini per il teatro canzone. Dopo la morte di Roberto Lerici, avvenuta nel 1992 per infarto, Proietti porta in scena e dirige altri due spettacoli solisti, Prove per un recital (1996) e Io, Tòto e gli altri (2002). Nel 2004 ha portato in tour lo spettacolo Serata d'Onore premiato il 20 agosto all'Arena di Catanzaro con il Riccio d'Argento come migliore spettacolo dell'anno nella rassegna Fatti di Musica.
Fra teatro, cinema, TV e radio
Negli anni 1970 recita come protagonista assoluto nei film Gli ordini sono ordini (1970), Meo Patacca (1972), Conviene far bene l'amore (1975), Languidi baci, perfide carezze (1976). Notevoli sono anche le partecipazioni comprimarie in film di rilievo come La proprietà non è più un furto (1973) di Elio Petri, L'eredità Ferramonti (1976) in un memorabile duetto con Anthony Quinn, e soprattutto in Casotto (1977) insieme a Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster. Passa con incredibile disinvoltura dalla commedia, al ruolo impegnato, dal dramma erotico al film grottesco, quindi partecipa a film di Bolognini, Monicelli, Petri e Magni, ma forse soltanto Alberto Lattuada gli offre un ruolo pienamente compiuto sul versante drammatico nel film Le farò da padre (1974).
Partecipa inoltre ad alcuni film statunitensi diretti da registi di prestigio come Lumet, Altman e Ted Kotcheff, nonché con il francese Bertrand Tavernier. Ma la grande consacrazione cinematografica arriva nel 1976 con il ruolo brillante che fuor di ogni dubbio diventa il suo più celebre, ovvero quello dello sfortunato indossatore Bruno Fioretti, detto Mandrake, che inventa qualsiasi stratagemma per poter giocare ai cavalli in società con alcuni suoi amici perdendo regolarmente, nella commedia di Steno Febbre da cavallo.
La pellicola, accolta inizialmente con freddezza da parte della critica cinematografica e destinata, come tanti film dell'epoca, a essere presto dimenticata, con il passare degli anni, grazie anche ai molteplici passaggi televisivi, è diventata un vero e proprio film di culto; una delle sequenze più memorabili del film è senza dubbio quella della storica tris, che si ritorcerà contro ai tre protagonisti, dei cavalli King, Soldatino e D'Artagnan.
Con Gregoretti lavora ancora nel 1974 in uno spettacolo sperimentale che tenta di fondere il varietà con lo sceneggiato, Sabato sera dalle nove alle dieci, dove Proietti è conduttore, compone e canta la sigla iniziale e interpreta quattro ruoli, e in uno sceneggiato ispirato a Emilio Salgari, Le tigri di Mompracem (1974), ricordato per il largo uso del chroma key, dove interpreta il ruolo di Sandokan due anni prima di Kabir Bedi. Insieme ad Antonello Falqui raggiunge la vetta massima a livello artistico sul piccolo schermo con il varietà girato a colori Fatti e fattacci (1975), insieme a Ornella Vanoni, Giustino Durano e Massimo Giuliani, dove interpreta il cantastorie di una scalcinata compagnia di saltimbanchi in un viaggio a puntate attraverso il folklore di quattro città italiane: Roma, Milano, Napoli e Palermo. Alla Sicilia dedica ancora un omaggio in quello stesso anno, cantando in lingua siciliana la celeberrima Ballata di Carini, musicata da Romolo Grano e utilizzata come sigla iniziale dello sceneggiato televisivo L'amaro caso della baronessa di Carini (1975), diretto da Daniele D'Anza, con Ugo Pagliai e Janet Agren.
Alla radio incontra un notevole successo nella celeberrima trasmissione Gran varietà, dove partecipa durante le stagioni 1973-1974 interpretando il personaggio di Avogadro il ladro (insieme con il suo complice Cicerone progetta furti che non vanno mai in porto) e in quella del 1975-1976, dove è un irresistibile conquistatore femminile che a parole (e con tre ipotesi) è infallibile, e alla prova dei fatti accumula continui disastri, ma non si abbatte mai, come canta inesorabile accompagnandosi alla chitarra alla fine dei suoi sketch. Personaggio tra i più azzeccati della sua carriera, lancia un tormentone di successo (Invidiosi!) destinato a rimanere nel ricordo.
La nascita del Laboratorio di esercitazioni sceniche
Nel 1978 assume, insieme a Sandro Merli, la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma, creando un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori (la stessa cosa farà Vittorio Gassman con la sua Bottega Teatrale di Firenze), portando in scena con i suoi allievi durante gli anni 1980 numerosi spettacoli assai apprezzati. In particolare questa particolare gavetta segnerà l'esordio di tanti futuri e apprezzati volti del mondo dello spettacolo: tra questi ci furono Flavio Insinna, Chiara Noschese, Giorgio Tirabassi, Enrico Brignano, Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Rodolfo Laganà, Francesca Reggiani, Gabriele Cirilli e Sveva Altieri.
Di questo periodo Proietti ricorda che: «"Come diceva Gassman ai giovani attori, ho insegnato loro tutti i miei difetti. Ne sono nati tanti, ma non c'è un mio erede ed è giusto che non ci sia"». Come rivelerà anche Gianni Minà, in quel periodo Proietti mantenne la scuola da solo, con l'aiuto di Mario Bussolino, prima che arrivassero i contributi regionali. Nello stesso momento si cimenta anche con la regia teatrale, specializzandosi in adattamenti teatrali di successi cinematografici, oltre a curare la messa in scena di diverse opere liriche tra il 1983 e il 2002. Si cimenta con successo anche nel campo del doppiaggio, dove inizia nel 1964 prestando la voce al Gatto Silvestro dei cartoon della Warner Bros., quindi a celebri divi del grande schermo come Robert De Niro, Sylvester Stallone, Richard Burton, Richard Harris, Dustin Hoffman, Charlton Heston e Marlon Brando, nonché per George Segal in Tenderly di Franco Brusati e persino a Michel Piccoli nel Diabolik di Mario Bava. È notevole il suo pirotecnico doppiaggio del personaggio del Genio della lampada nel film Aladdin (1992), prodotto dalla Walt Disney Pictures, che ripeterà anche nei due sequel distribuiti soltanto in home video, Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri, e in due videogiochi ispirati al film, La sfida per Agrabah e La bottega dei giochi di Aladdin. Tuttavia il suo lavoro più celebre resta forse quello del primo Rocky del 1976, in cui doppiò un esordiente Sylvester Stallone.
Un altro suo doppiaggio è quello dei personaggi dei due draghi siamesi Devon e Cornelius nel film d'animazione La spada magica - Alla ricerca di Camelot, dove li doppia con due toni di voce diversi.
Nella stagione 1980-1981 partecipa al programma domenicale Il baraccone condotto da Paolo Panelli, con Monica Vitti e Marcello Casco. Dietro il microfono tornerà soltanto nel 1995 come voce narrante dello sceneggiato Belfagor, ovvero il fantasma del Louvre. Nel 1981 rientra in televisione con lo sceneggiato Fregoli diretto da Paolo Cavara, ispirato alla vita del grande trasformista Leopoldo Fregoli e suo ennesimo tour de force, nel quale riveste i panni di ben 75 personaggi, oltre a comporre e cantare la sigla di chiusura, Prima de pija' sonno.
Il declino al cinema e conduttore televisivo
Il successo di Febbre da cavallo insieme a Enrico Montesano, avrebbe dovuto segnare la consacrazione di Proietti al cinema e l'inizio di una florida carriera cinematografica nel mondo della commedia all'italiana ma così non fu; infatti, escludendo la commedia di Sergio Citti del 1977 Casotto, Proietti recita in due film di scarso successo di pubblico, Languidi baci... perfide carezze e Non ti conosco più amore di Sergio Corbucci, non consentendo all'attore un decollo vero e proprio al cinema. Per tutti gli anni 1980 e 1990 Proietti partecipa quindi a poche pellicole selezionate e in parti principalmente secondarie, come in "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?" di Renzo Arbore nel 1983 o in Mi faccia causa del 1984, nuovamente diretto da Steno.
Nel 1983 debutta come conduttore televisivo, guidando la quarta sfortunata edizione del varietà Fantastico 4 (1983), diretto da Enzo Trapani; lo show perse per la prima volta la sfida negli ascolti contro la concorrenza di Premiatissima del gruppo Fininvest, forse a causa del fatto che dopo tanti anni il programma perdeva il suo storico conduttore, Corrado Mantoni. Riscuoterà maggiore fortuna come protagonista degli one-man show Io a modo mio (1986) e Di che vizio sei? (1988) per la regia di Adolfo Lippi, entrambi trasmessi dalla prima rete RAI con. Tra il 1990 e il 1991 fu inoltre conduttore del fortunato Club '92. Come regista televisivo debutta nel 1990 con una delle prime sitcom italiane, Villa Arzilla, basato sulle vicende di un gruppo di anziani pensionanti in una casa di riposo, dove appare in brevi cameo come giardiniere della villa, e dove riunisce alcuni grandi attori e attrici del passato come Giustino Durano, Fiorenzo Fiorentini, Ernesto Calindri, Marisa Merlini e Caterina Boratto. Otto anni più tardi si autodirige nel film Un nero per casa (1998) dove interpreta la parte principale di un architetto.
Nel 1996 scrive e dirige un suo testo, Mezzefigure, mentre nel 1998 è la voce del narratore della fiaba Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev, sotto la direzione orchestrale di Enrique Mazzola. Nel 2005 dirige Pino Quartullo e Sandra Collodel in Quella del piano di sopra, commedia brillante di Pierre Chesnot, replicata nelle stagioni successive, e ottiene un notevole successo accanto a Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli nella versione moderna nel classico di Hennequin e Veber La Presidentessa (già interpretato nel 1968 per la regia di Franco Enriquez), portato più volte in tournée. Nel 2007 lascia la direzione artistica del Teatro Brancaccio, per assumere quella del GranTeatro sempre a Roma.
I trionfi sul piccolo schermo
Nel 1992 inizia a ottenere un consistente successo con le serie di telefilm Un figlio a metà, bissato dal seguito Un figlio a metà - Un anno dopo (1994), diretti da Giorgio Capitani, dove interpreta il ruolo di un doppiatore cinematografico (che esercita anche nella realtà e con successo), quindi sempre diretto da Capitani nella sitcom Italian Restaurant (1994) con Nancy Brilli in cui è il proprietario di un ristorante italiano a New York (nella realtà Proietti, per breve tempo, ha effettivamente gestito un ristorante).
Nel 1996 arriva il trionfo inaspettato della serie televisiva Il maresciallo Rocca, creato dalla coppia di scrittori Laura Toscano e Franco Marotta e ancora diretto da Capitani, nella quale l'attore romano interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, vedovo con tre figli, maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, che tra un caso e l'altro si innamora di una deliziosa farmacista, interpretata da Stefania Sandrelli. La serie, partita in sordina su Rai 2, conquista i favori del pubblico fino a superare agevolmente i dieci milioni di telespettatori a sera e a fare seria concorrenza a trasmissioni ampiamente collaudate come il Festival di Sanremo; l'ultima puntata del 12 marzo 1996 registrò il record di quasi 16 milioni di spettatori permettendogli di vincere il Premio TV come personaggio maschile dell'anno. Il colossale successo impone ai due autori, ai registi (al veterano e collaudato Capitani si alternano Lodovico Gasparini, José María Sánchez e Fabio Jephcott) e al protagonista la realizzazione di ben cinque stagioni, realizzate tra il 1998 e il 2005, e della miniserie conclusiva Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia nel 2008, tutte su Rai Uno.
Verso la fine degli anni 1990 Proietti interpreta un altro personaggio creato da Toscano e Marotta, L'avvocato Porta, in due stagioni dirette da Franco Giraldi per Canale 5, ma con minor successo. Per il grande successo de Il maresciallo Rocca, la RAI affida a Proietti la conduzione del tradizionale spettacolo di Capodanno trasmesso su Rai 1 per la particolare edizione del 2000, dove annunciò l'avvento del nuovo Millennio.
Il ritorno al cinema e la nascita del Globe Theatre
Nel 2002 avviene il grande ritorno al cinema in pianta stabile, con il sequel realizzato a furor di popolo di Febbre da cavallo, Febbre da cavallo - La mandrakata, diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina, uscito nelle sale il 14 ottobre 2002 definito dallo stesso attore un «ritorno sul luogo del delitto»; la riproposizione dello storico trasformista indebitato Mandrake lo porta a vincere un Nastro d'argento come miglior attore protagonista. Nel 2012 viene scelto dal direttore di doppiaggio Francesco Vairano per sostituire il compianto Gianni Musy nel doppiaggio del personaggio di Gandalf (interpretato da Ian McKellen) nella trilogia de Lo Hobbit.
Nel 2003 da una sua idea nasce il teatro scespiriano Silvano Toti Globe Theatre, di cui è direttore e in cui ha diretto uno spettacolo (di Romeo e Giulietta)[11] e, nel 2017, finalmente recitato. L'opera scelta, "Edmund Kean" di Raymund FitzSimons, rievoca la vita e i successi dell'omonimo attore inglese scespiriano definito "genio e sregolatezza" da Alexandre Dumas. Nel 2005, dopo essere apparso come veterinario in un film diretto da José Maria Sànchez, il 19 marzo è uno degli ospiti d'onore nella fortunata trasmissione di Renzo Arbore Speciale per me - meno siamo meglio stiamo, dove canta tre canzoni sue, tra le quali la celeberrima Chi me l'ha fatto fa', e si produce nella divertente recitazione de Il lonfo, probabilmente la più nota delle poesie metasemantiche di Fosco Maraini, recitata successivamente anche nella puntata del 7 febbraio 2007 della trasmissione Parla con me, condotta su Raitre da Serena Dandini.
Al cinema collabora sempre con i Vanzina, prima come protagonista nella commedia Le barzellette (2004), dove ripropone gran parte degli sketch e barzellette realizzate con successo durante le numerose ospitate televisive dagli anni 1980 a oggi, mentre poi nel filone del cine-cocomero, sottogenere dei film di Natale, nei poco fortunati Un'estate al mare e Un'estate ai Caraibi, usciti nelle sale rispettivamente nelle estati del 2008 e del 2009. Il 2 aprile 2010 esce nelle sale La vita è una cosa meravigliosa nuovamente diretto da Carlo Vanzina, affiancato da Vincenzo Salemme, Enrico Brignano, Nancy Brilli e Luisa Ranieri.
I nuovi successi in TV
Nel 2010 Proietti interpreta San Filippo Neri nella fiction TV dal titolo Preferisco il Paradiso, prodotta da Lux Vide e trasmessa su Rai 1 con ottimi riscontri d'ascolto. L'anno successivo, nel 2011 recita in un'altra miniserie TV Il signore della truffa nel ruolo dell'ex truffatore di lungo corso Federico Sinacori, una co-produzione Artis e Rai Radiotelevisione Italiana, destinata alla prima serata RaiUno.
All'infuori del suo sodalizio con i Vanzina, al cinema lo ritroviamo nel 2011 in due pellicole: Tutti al mare di Matteo Cerami, remake del Casotto del 1977 diretto da Sergio Citti di cui fu uno degli interpreti principali, e in Box Office 3D - Il film dei film diretto e interpretato da Ezio Greggio, nel ruolo del Mago Silenzio (parodia di Albus Silente). Nel 2012 compare come guest-star in un episodio della fiction I Cesaroni, per poi tornare in TV nel 2013 come interprete della fiction in due puntate L'ultimo papa re su Rai Uno, diretta da Luca Manfredi. L'anno successivo è protagonista assoluto della fiction Una pallottola nel cuore, sempre trasmessa su Rai 1 in quattro puntate; in quest'ultima serie interpreta il giornalista Bruno Palmieri specializzato nella risoluzione di vecchi casi di cronaca nera rimasti irrisolti. La fiction riscuote un buon successo di pubblico, portando alla produzione di una seconda stagione, trasmessa nel 2016, anch'essa favorevolmente accolta, nonché di una terza (6 puntate) nell'autunno 2018.
Appare in un cameo nella scena finale di Indovina chi viene a Natale? diretto da Fausto Brizzi.
Nel 2014 torna nelle sale con il film di Natale Ma tu di che segno 6? con Massimo Boldi e Vincenzo Salemme e per la regia di Neri Parenti.
Sempre in TV partecipa in qualità di giudice al talent di Rai 1 La pista condotto da Flavio Insinna, ricoprendo poi lo stesso ruolo l'anno successivo nella quinta edizione di Tale e quale show condotto da Carlo Conti, e affiancato da Loretta Goggi e Claudio Lippi. Nel 2016 l'attore debutta per la prima volta come attore al teatro Globe Theatre, da lui fondato nel 2003, portando in scena dall'8 al 17 luglio 2016 lo spettacolo "Omaggio a Shakespeare".
Dal 14 gennaio 2017 conduce in prima serata su Rai 1 il varietà Cavalli di battaglia: si tratta di un ritorno alla conduzione di uno show televisivo dopo 26 anni dall'ultima esperienza con Club '92 (nel 1991 su Rai 2): lo show ripropone i migliori "sketch" del maestro oltre ai numerosi cavalli di battaglia sia suoi che dei vari ospiti che si susseguono.
Dal settembre 2018 è narratore/ospite in Ulisse - Il piacere della scoperta, programma documentaristico di Rai 1.
Il 19 gennaio 2019 conduce in diretta su Rai 1 l'evento inaugurale di Matera capitale europea della cultura 2019 alla presenza del presidente del consiglio Giuseppe Conte ed al capo dello stato Sergio Mattarella. Come ospiti della serata Rocco Papaleo, Skin, Arturo Brachetti e Stafano Bollani.
Il 12 marzo compare nella prima puntata di Meraviglie - La penisola dei tesori, altro programma documentaristico condotto da Alberto Angela. A dicembre è al cinema con Pinocchio, nuovo film di Matteo Garrone, in cui interpreta Mangiafuoco.
Altre performance
Si cimenta anche nella poesia, seguendo l'esempio del Belli, di Trilussa e dello stesso Petrolini, componendo diversi sonetti pubblicati negli anni 1990 in una rubrica del quotidiano romano Il Messaggero. Compare in diversi spot pubblicitari, dal 2002 al 2005 è testimonial del caffè Kimbo con l'agenzia Diaframma di Firenze ed il fotografo Gaetano Mansi . Partecipa al Festival di Sanremo del 1995, insieme a Peppino di Capri e Stefano Palatresi, con il nome di Trio Melody, con il brano Ma che ne sai... (...se non hai fatto il piano bar). Nel 2003 recita l'elogio funebre, in romanesco e in versi, per le esequie di Alberto Sordi.
Scrittore
Alla fine del 2013, Proietti esordisce nella scrittura, pubblicando un'autobiografia intitolata Tutto sommato qualcosa mi ricordo. Tra ricordi e aneddoti, l'attore ripercorre la sua storia personale e professionale, «intrecciando le gioie della vita e quelle del palco e lasciando sempre sullo sfondo la sua Roma, città eterna e fragile, tragica e ironica, cinica e innamorata».
Alla fine del 2015, pubblica un nuovo libro, dal titolo Decamerino. Novelle dietro le quinte. Si tratta di una raccolta di racconti, aneddoti e componimenti in versi de-camerino, ossia nati nel camerino, nel dietro le quinte del teatro. «Il risultato è un racconto nel racconto di pensieri arruffati, atti unici, odori, abitudini che segnano il ritorno di un affabulatore capace di far sorridere e commuovere con le sue cronache ad alto tasso di romanità.»
Vita privata
Molto riservato sulla sua vita privata, dal 1967 è sposato con un'ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, dalla quale ha avuto due figlie: Susanna e Carlotta, anche loro attrici. Politicamente si dichiara vicino al centro-sinistra, pur mantenendo indipendenza dai partiti. Il 30 settembre 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Viterbo.
Libri
- Tutto sommato qualcosa mi ricordo, Milano, Rizzoli, 2013, ISBN 978-88-17-06875-8.
- Decamerino. Novelle dietro le quinte, Milano, Rizzoli, 2015, ISBN 978-88-17-07815-3.
- Il Teatro di Gigi Proietti nelle fotografie di Tommaso Le Pera., Imola, Manfredi Edizioni, 2018.
Filmografia
Cinema
- Il nostro campione, regia di Vittorio Duse (1955)
- Se permettete parliamo di donne, regia di Ettore Scola (1964)
- Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966)
- La ragazza del bersagliere, regia di Alessandro Blasetti (1967)
- Lo scatenato, regia di Franco Indovina (1967)
- La matriarca, regia di Pasquale Festa Campanile (1968)
- L'urlo, regia di Tinto Brass (1968)
- Una ragazza piuttosto complicata, regia di Damiano Damiani (1969)
- La virtù sdraiata (The Appointment), regia di Sidney Lumet (1969)
- Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
- Dropout, regia di Tinto Brass (1971)
- Bubù, regia di Mauro Bolognini (1971)
- La mortadella, regia di Mario Monicelli (1971)
- Gli ordini sono ordini, regia di Franco Giraldi (1972)
- Meo Patacca, regia di Marcello Ciorciolini (1972)
- La Tosca, regia di Luigi Magni (1973)
- La proprietà non è più un furto, regia di Elio Petri (1973)
- Le farò da padre, regia di Alberto Lattuada (1974)
- Conviene far bene l'amore, regia di Pasquale Festa Campanile (1975)
- Musica per la libertà, regia di Luigi Perelli (1975)
- Bordella, regia di Pupi Avati (1976)
- Chi dice donna dice donna, regia di Tonino Cervi (1976)
- L'eredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini (1976)
- Febbre da cavallo, regia di Steno (1976)
- Languidi baci... perfide carezze, regia di Alfredo Angeli (1976)
- Casotto, regia di Sergio Citti (1977)
- Un matrimonio (A wedding), regia di Robert Altman (1978)
- Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi d'Europa (Who Is Killing the Great Chefs of Europe?), regia di Ted Kotcheff (1978)
- Due pezzi di pane, regia di Sergio Citti (1979)
- Non ti conosco più amore, regia di Sergio Corbucci (1980)
- Di padre in figlio, regia di Alessandro e Vittorio Gassman (1982)
- "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?", regia di Renzo Arbore (1983)
- Mi faccia causa, regia di Steno (1985)
- Mille bolle blu, regia di Leone Pompucci (1993) - voce narrante
- Eloise, la figlia di D'Artagnan (La Fille de d'Artagnan), regia di Bertrand Tavernier (1994)
- Panni sporchi, regia di Mario Monicelli (1999)
- Febbre da cavallo - La mandrakata, regia di Carlo Vanzina (2002)
- Le barzellette, regia di Carlo Vanzina (2004)
- Un'estate al mare, regia di Carlo Vanzina (2008)
- Un'estate ai Caraibi, regia di Carlo Vanzina (2009)
- La vita è una cosa meravigliosa, regia di Carlo Vanzina (2010)
- Tutti al mare, regia di Matteo Cerami (2011)
- Box Office 3D - Il film dei film, regia di Ezio Greggio (2011)
- Indovina chi viene a Natale?, regia di Fausto Brizzi (2013)
- Alberto il grande, regia di Carlo Verdone e Luca Verdone (2013)
- Ma tu di che segno 6?, regia di Neri Parenti (2014)
- Il premio, regia di Alessandro Gassmann (2017)
- Pinocchio, regia di Matteo Garrone (2019)
Televisione
- I grandi camaleonti, regia di Edmo Fenoglio (1964)
- La maschera e il volto, regia di Flaminio Bollini - film TV (1965)
- Il circolo Pickwick, regia di Ugo Gregoretti - miniserie TV in 6 puntate (1968)
- La fantastica storia di don Chisciotte della Mancia, regia di Carlo Quartucci - film TV (1970)
- Il viaggio di Astolfo, regia di Vito Molinari (1972)
- Le tigri di Mompracem, regia di Ugo Gregoretti - miniserie TV (1974)
- Romanzo popolare italiano, regia di Ugo Gregoretti - film TV (1975)
- Fregoli, regia di Paolo Cavara - film TV (1981)
- Viaggio a Goldonia, regia di Ugo Gregoretti - film TV (1982)
- Gli innocenti vanno all'estero, regia di Luciano Salce - film TV (1983)
- La Bella Otero, regia di José María Sánchez - film TV (1984)
- Io a modo mio, regia di Eros Macchi - film TV (1985)
- Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti - film TV (1985)
- Facciaffitasi - serie TV (1987)
- Liebe ist stärker als der Tod, regia di Juraj Herz - film TV (1988)
- Villa Arzilla, regia di Gigi Proietti - serie TV (1990)
- Un figlio a metà, regia di Giorgio Capitani - film TV (1992)
- Passioni - soap opera, regia di Fabrizio Costa (1993)
- Italian Restaurant - serie TV (1994)
- Un figlio a metà - Un anno dopo, regia di Giorgio Capitani - film TV (1994)
- Il maresciallo Rocca, serie TV (1996-2005)
- L'avvocato Porta, regia di Franco Giraldi - film TV (1997)
- Un nero per casa, regia di Gigi Proietti - film TV (1998)
- Avvocato Porta - Le nuove storie, regia di Franco Giraldi - film TV (2000)
- Mai storie d'amore in cucina, regia di Giorgio Capitani e Fabio Jephcott - film TV (2004)
- Il veterinario, regia di José Maria Sànchez - film TV (2004)
- Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia, regia di Fabio Jephcott - miniserie TV (2008)
- Preferisco il Paradiso, regia di Giacomo Campiotti - miniserie TV (2010)
- Il signore della truffa, regia di Luis Prieto - miniserie TV (2011)
- I Cesaroni - serie TV, episodio 5x05 (2012)
- L'ultimo papa re, regia di Luca Manfredi – miniserie TV (2013)
- Una pallottola nel cuore - serie TV (2014-in corso)
- Ulisse - Il piacere della scoperta, (2018-2019)
- Meraviglie - La penisola dei tesori, 1ª puntata (2019)
Spot
- Il Messaggero (1989)
- Canone Rai (1998/2001)
- Kimbo Caffè (2002/2010)
- TIM (2010/2011)
- Green Network (Dal 2012)
Televisione
- Sabato sera dalle nove alle dieci (Programma Nazionale, 1974)
- Fatti e fattacci (Programma Nazionale, 1975)
- A me gli occhi please (Rete 2, 1978)
- Partecipazione straordinaria (Rete 2, 1979)
- Attore amore mio (Rete 1, 1982)
- Fantastico 4 (Rai 1, 1983-1984)
- Io a modo mio (Rai 1, 1986)
- Mille e una star (Rai 1, 1986)
- Di che vizio sei? (Rai 1, 1988)
- Buon Natale dal Centro Italia (Rai 1, 1989)
- Club 92 (Rai 2, 1990-1991)
- La nottata non passa mai (Rai 2, 1992)
- Stelle di Natale (Rai 1, 1995-1996)
- Millenium - C'era una volta il '900 (Rai 1, 1999)
- A me gli occhi 2000 (Canale 5, 2000)
- La pista (Rai 1, 2014) giudice
- Tale e quale show (Rai 1, 2015) giudice
- Cavalli di battaglia (Rai 1, 2017)
- Ulisse - Il piacere della scoperta (Rai 1, dal 2018)
- Matera 2019 - Open future (Rai 1, 2019)
Regista
Televisione
- 1990: Villa Arzilla (sitcom)
- 1998: Un nero per casa (film tv)
Doppiaggio
Cinema
- Ian McKellen in Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, Lo Hobbit - La desolazione di Smaug, Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
- Robert De Niro in Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, Gli ultimi fuochi, Casinò
- Sylvester Stallone in Rocky, F.I.S.T.
- Richard Harris in Camelot, Un uomo chiamato Cavallo
- Charlton Heston in Hamlet, 23 pugnali per Cesare
- Anthony Hopkins in Hitchcock
- Dustin Hoffman in Lenny
- Richard Burton in Chi ha paura di Virginia Woolf?
- Kirk Douglas in Uomini e cobra
- Gregory Peck in La notte dell'agguato
- Navid Negahban in Aladdin
- Dean Jones in Tutti i mercoledì
- Henry Fonda in L'ora della furia
- Robert Stack in Il più grande colpo del secolo
- Michael Pate in Il ritorno del pistolero
- Jean Reno in I visitatori
- Paul Newman in Buffalo Bill e gli indiani
- Rock Hudson in I due invincibili
- Marlon Brando in Riflessi in un occhio d'oro
- Donald Sutherland in Il Casanova di Federico Fellini
- George Segal in Gioco senza fine
- Bourvil in Tre uomini in fuga
- Helmut Berger in Salon Kitty
- Ray Danton in Agente speciale L.K. (Operazione Re Mida)
- Michel Piccoli in Diabolik
- Robert Mark in Uccidi o muori
- Benito Stefanelli in I giorni dell'ira
- Aldo Berti in Un angelo per Satana
- Dick Shawn in Per favore, non toccate le vecchiette
- Kevin Costner in Attraverso i miei occhi
- Alex Cord in I cinque disperati duri a morire
- Voce del Drago in Dragonheart
- Voce della Morte in Brancaleone alle crociate
Animazione
- Looney Tunes (Gatto Silvestro Anni 60/70)
- Aladdin, Il ritorno di Jafar, Aladdin e il re dei ladri (Genio)
- La spada magica - Alla ricerca di Camelot (Devon e Cornelius)
- Chi ha paura... ? (Yorick)
- Happy Feet 2 (Bryan il capospiaggia)
Teatrografìa
Attore teatrale
- 1963: Can Can degli italiani, regia di Giancarlo Cobelli (mette in musica ed esegue un aforisma di Ennio Flaiano)
- 1964: Gli uccelli di Aristofane, regia di Giuseppe Di Martino (recita all'aperto travestito da upupa)
- 1964: Romolo il grande di Friedrich Dürrenmatt, regia di Giuseppe Di Martino
- 1964: La caserma delle fate, testo e regia di Giancarlo Cobelli
- 1965: L'arbitro di Gennaro Pistilli, regia di Giorgio Magliulo
- 1965: La maschera e il volto di Luigi Chiarelli (nel ruolo dell'avvocato Luciano Spina)
- 1965: Il mercante di Venezia di William Shakespeare, regia di Ettore Giannini (nei ruoli di Menestrello, Selerio e Selerino)
- 1965: Direzione memorie di Corrado Augias, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101)
- 1965: Il re Cervo di Carlo Gozzi, regia di Andrea Camilleri
- 1966: Gioco con la scimmia di Enrico Filippini, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101)
- 1967: Il desiderio preso per la coda di Pablo Picasso, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo di Picasso)
- 1967: Il misantropo di Molière (nel ruolo di Acasto)
- 1968: Le mammelle di Tiresia di Guillaume Apollinaire, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101)
- 1968: La Celestina di Fernando De Rojas, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101, interpretato con Laura Adani, Paila Pavese, Marisa Belli)
- 1968: Riflessi di conoscenza di Corrado Augias, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101)
- 1968: Il tubo e il cubo di Augusto Frassineti, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101)
- 1968: La Presidentessa di Maurice Hennequin e Peter Veber, regia di Franco Enriquez (nel ruolo di Octave Rosiman)
- 1968: Nella giungla delle città di Bertolt Brecht, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo di George Garga)
- 1969: Coriolano di William Shakespeare, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo principale di Coriolano)
- 1969: Il dio Kurt di Alberto Moravia, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101, nel ruolo principale di Kurt)
- 1969: Operetta di Witold Gombrowicz, regia di Antonio Calenda (con il Gruppo Sperimentale 101)
- 1970: Alleluja brava gente, commedia musicale di Renato Rascel, Domenico Modugno e Iaia Fiastri, regia di Garinei e Giovannini (nel ruolo di Ademar)
- 1974: La cena delle beffe, dramma di Sem Benelli, regia di Carmelo Bene (nel ruolo di Neri Chiaramantesi)
- 1976: A me gli occhi, please di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show, riportato in scena con nuove versioni nel 1993, 1996 e nel 2000 allo Stadio Olimpico di Roma)
- 1978: Commedia di Gaetanaccio di Luigi Magni, regia di Gigi Proietti (nel ruolo principale di Gaetanaccio)
- 1979: Caro Petrolini da scritti di Ettore Petrolini, regia di Gigi Proietti (nei ruoli di Tiberio, Archimede, Benedetto e le macchiette, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche)
- 1980: Il bugiardo di Carlo Goldoni, regia di Ugo Gregoretti (nel ruolo di Lelio de' Bisognosi)
- 1981: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Vernon Gersh)
- 1981: Edipo re di Sofocle, regia di Vittorio Gassman (nel ruolo del Nunzio)
- 1983: Come mi piace di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 1985: Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, regia di Gigi Proietti ed Ennio Coltorti (nel ruolo di Cyrano)
- 1988: Liolà di Luigi Pirandello, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Liolà)
- 1989: I sette re di Roma di Luigi Magni, regia di Pietro Garinei (nei ruoli di: Enea, Tiberino, Fauno Luperco, Orazio, Bruto e i sette re)
- 1989: Edmund Kean di Raymund Fitzsimmons, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Kean)
- 1991: Leggero leggero di Gigi Proietti e Roberto Lerici, regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 1994: Per amore e per diletto da materiali di Ettore Petrolini (nuovo allestimento dopo quello del 1987, nei ruoli di Gastone, Archimede e Benedetto)
- 1996: Prove per un recital, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 1996: La morte dell'arcivescovo di Brindisi, testo e regia di Giancarlo Menotti (voce narrante)
- 1996: Il giudizio universale di Claudio Ambrosini, ispirato alla sceneggiatura del film omonimo di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini, regia di Vincenzo Grisostomi (voce che annuncia il Giudizio Universale)
- 1998: La Pietà, testo e regia di Vincenzo Cerami su musiche di Nicola Piovani (voce narrante)
- 2000: Socrate, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone, regia di Gigi Proietti (nel ruolo di Socrate)
- 2002: Io, Toto e gli altri, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 2004: Serata d'Onore, testo e regia di Gigi Proietti (one-man-show)
- 2006: Ma l'amor mio non muore, dai materiali di Ettore Petrolini
- 2007: Buonasera...varietà di fine stagione, di e con Gigi Proietti
- 2007: La Papessa Giovanna, con Sandra Collodel e Andrea Pirolli (contributo video, spettacolo ripreso anche nel 2008 e nel 2011)
- 2008: Di nuovo buonasera, regia di Gigi Proietti (Nuova ripresa nel 2009)
- 2008: Viva Don Chisciotte!, regia di Gianpiero Borgia
- 2011: La mostra di Claudio Pallottini e Simona Marchini con Simona Marchini (Regia e contributo audio, spettacolo ripreso anche nel 2012)
- 2011: Di nuovo buonasera... a tutti, regia di Gigi Proietti
- 2012: Apocalisse - L'opera, regia di Jocelyn (Voce registrata di Dio)
- 2015: Cavalli di battaglia, regia di Gigi Proietti
Regista teatrale
- 1976: A me gli occhi, please di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show, riportato in scena con nuove versioni nel 1993, 1996 e nel 2000 allo Stadio Olimpico di Roma)
- 1978: Commedia di Gaetanaccio di Luigi Magni (anche attore)
- 1979: Caro Petrolini da scritti di Ettore Petrolini (anche attore, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche)
- 1981: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon (anche attore accanto a Loretta Goggi, riportato in scena nel 1998)
- 1983: Come mi piace di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show)
- 1985: Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand (co-regia Ennio Coltorti, anche attore)
- 1987: Per amore e per diletto da materiali di Ettore Petrolini (solo regia, con gli allievi del suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, riportato in scena nel 1994)
- 1988: Liolà di Luigi Pirandello (anche attore)
- 1989: Guardami negli occhi di Georges Feydeau (solo regia)
- 1989: Karin di Arieh Chen (solo regia)
- 1989: Edmund Kean di Raymund Fitzsimmons (anche attore)
- 1991: Leggero leggero di Gigi Proietti e Roberto Lerici (one-man-show)
- 1991: Due dozzine di rose scarlatte di Aldo De Benedetti (solo regia)
- 1991: La pulce nell'orecchio di Georges Feydeau (solo regia)
- 1992: Cose di Casa di Paola Tiziana Cruciani (solo regia)
- 1993: Casa di frontiera di Gianfelice Imparato (solo regia; nel 2001 dalla commedia teatrale, Massimo Costa dirige la versione cinematografica, La repubblica di San Gennaro)
- 1996: La Capannina di André Roussin (solo regia)
- 1996: Prove per un recital (one-man-show)
- 1996: Mezzefigure (solo testo e regia)
- 1998: Stanno suonando la nostra canzone di Neil Simon (solo regia, nuovo allestimento dopo quello del 1981)
- 1999: Dramma della gelosia, adattamento dalla sceneggiatura del film Dramma della gelosia - Tutti i particolari in cronaca di Ettore Scola (solo regia)
- 2000: Socrate, adattamento di Vincenzo Cerami dai Dialoghi di Platone (anche attore)
- 2000: Taxi a due piazze di Ray Cooney (solo regia, nuova rappresentazione nel 2005)
- 2001: Falstaff e le allegre comari di Windsor di William Shakespeare e Arrigo Boito, con Giorgio Albertazzi (solo regia)
- 2001: Full Monty di Terence McNally e David Yazbeck, adattamento teatrale del film omonimo con Giampiero Ingrassia e Rodolfo Laganà (solo regia)
- 2002: Una Martin's De Luxe di Claudio Pallottini (solo regia)
- 2002: Io, Toto e gli altri (one-man-show e ripreso nel 2006)
- 2003: Non ti conosco più di Aldo De Benedetti (solo regia)
- 2003: Romeo e Giulietta di William Shakespeare (solo regia, nuova rappresentazione nel 2005)
- 2004: Stregata dalla luna di John Patrick Shanley, adattamento teatrale dal film Moonstruck (solo regia)
- 2005: Quella del piano di sopra di Pierre Chesnot, con Pino Quartullo e Sandra Collodel (solo regia)
- 2005: La Presidentessa di Maurice Hennequin e Peter Veber, con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli (solo regia)
- 2006: Liolà di Luigi Pirandello, con Gianfranco Jannuzzo e Manuela Arcuri (solo regia)
- 2007: Buonasera - Varietà di fine stagione, regia di Gigi Proietti
- 2008: Di nuovo buonasera, regia di Gigi Proietti (Nuova ripresa nel 2009)
- 2011: La mostra di Claudio Pallottini e Simona Marchini con Simona Marchini (Regia e contributo audio, spettacolo ripreso anche nel 2012)
- 2011: Di nuovo buonasera... a tutti, regia di Gigi Proietti
- 2015: Cavalli di battaglia, regia di Gigi Proietti
Regista di opere liriche
- 1983: Tosca di Giacomo Puccini
- 1985: Don Pasquale di Gaetano Donizetti
- 1985: Falstaff di Giuseppe Verdi
- 1986: Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart (nuova rappresentazione nel 2005)
- 1995: Benvenuto Cellini di Hector Berlioz
- 2002: Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart
- 2009: Nabucco di Giuseppe Verdi
- 2010: Carmen di Georges Bizet
Discografia
Discografia solista
Album
- 1971 - Alleluja brava gente (RCA, PSL 10507, LP) con Renato Rascel
- 1971 - Bubù (Carosello, CLN 25004, LP) con Giorgio Gaber
- 1972 - Meo Patacca (RCA, PSL 10556, LP)
- 1975 - Nun je da' retta Roma (RCA, TCL1 - 1126, LP)
- 1976 - Sono un uomo semplice con i peli sul petto... (Ariston – AR/LP/12304, LP)
- 1977 - A me gli occhi please (RCA, PL 31249, 2xLP)
- 1979 - Gaetanaccio (RCA, BL 31416 LP, ristampato su CD nel 2002)
- 1981 - Stanno suonando la nostra canzone (Polydor, 2448 129) con Loretta Goggi e il cast
- 1983 - Le more (Philips, 818 032, LP)
- 1989 - I 7 re di Roma (Emergency Music, EMPL 007 LP, MC)
- 1997 - Il fatto è... che non ti so dimenticare (RTI Music, CD)
Raccolte
- 1974 - Una sera con Luigi Proietti (RCA, TPL1 1001, LP, Stereo8)
- 1982 - Attore, amore mio (RCA - Linea Tre, NL 33192, LP)
- 2002 - I grandi successi originali (BMG - Flashback, 2xCD)
- 2009 - Collections (RCA Italiana, CD)
Singoli
- 1971 - Amaro fiore mio/Lo paradiso (RCA Italiana, PM 3615) (7")
- 1971 - Ascolta la canzone/La maestra di mandolino (Carosello, JB. 373) (7")
- 1971 - Se io non ci sarò/La voglia di scannarli tutti quanti (General Music, ZGE 50241) (7")
- 1972 - Meo Patacca/Quante n'avemo dette (RCA Original Cast, OC 28) (7")
- 1973 - Nun je da' retta Roma/Mi madre è morta tisica/Tremate lo stesso... (RCA Original Cast, OC 36) (7") lato B1 con Monica Vitti, lato B2 interpretato da Fiorenzo Fiorentini, Gianni Bonagura e Vittorio Gassman
- 1974 - Che brutta fine ha fatto il nostro amore/Lettera ad un amico (RCA Italiana, TPBO 1005) (7")
- 1975 - La ballata di Carini/Tema d'amore (RCA Original Cast) (7") lato B di Schola Cantorum
- 1975 - Me so magnato er fegato/La vita è n'osteria (RCA Italiana, TPBO 1094) (7")
- 1975 - Se dovessi cantarti/Alibi (Vanilla, OV 005) (7") lato A con Ornella Vanoni, lato B della sola Vanoni
- 1976 - Sono un uomo semplice con i peli sul petto/Dove è andata Mari' (RCA Italiana, TPBO-1268) (7")
- 1979 - Me vie' da piagne/Tango della morte (RCA, BB6279) (7") lato B con Daria Nicolodi
- 1979 - Canzone a Nina/Bevi un bicchiere (Cetra, SP 1717) (7")
- 1981 - Prima de pijà sonno/Sempre la stessa vitaccia... (RCA Original Cast, BB 6502) (7")
- 1983 - Foxtrot/Apri la finè (Philips, 814 997-7) (7")
- 1985 - Chi me l'ha fatto fa'/Cosa hai da guardare (RCA, PM 3647) (7")
Partecipazioni
- 1979 - Roma de 'na vorta (RCA, NL 33091 LP)con Gabriella Ferri, Giorgio Onorato, Malia Rocco, Nino Manfredi
- 1979 - Roma de oggi (RCA, NL 33093 Linea Tre, LP)
Discografia con Trio Melody
Album
- 1995 - Ma che ne sai... (...se non hai fatto il piano-bar) (Easy Records Italiana, ESY 478564 2, CD)
Partecipazioni
- 1995: Supersanremo '95 (Polygram, 525 455-2, CD) con il brano Ma che ne sai... (...se non hai fatto il piano-bar)
Riconoscimenti
- 1992 - Premio Hystrio Europa (riconoscimento teatrale).
- Nastro d'argento
- 1997 - Nastro d'argento al miglior doppiaggio maschile per Robert De Niro in Casinò
- 2003 - Nastro d'argento al migliore attore protagonista per Febbre da cavallo - La mandrakata
- 2018 - Nastro d'argento alla carriera[22]
- Festival Nazionale dei doppiatori-Voci e Volti del cinema
- 2006 - Leggio d'oro alla carriera
Onorificenze
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Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana |
— 27 dicembre 1991. |
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Grande Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana |
— 1º aprile 2003. |