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Scritto da Andrea Carlino  
Lunedì 20 Gennaio 2025 14:32

15 gennaio 2025, nella Sala Filangieri dell’Archivio di Stato di Napoli, che conserva volumi che appartengono al 1500, è stato presentato il libro dell’on. Stefano Fassina “Perché l’autonomia differenziata fa male anche al Nord”, iniziativa organizzata dalle associazioni “Polo Sud” e “Coordinamento per la democrazia costituzionale”.


Dopo l’introduzione della direttrice dell'archivio Candida Carrino, oltre all’autore e moderati dal giornalista de “Il Mattino” Marco Esposito, sono intervenuti Amedeo Laboccetta, Eugenio Mazzarella, Pier Luigi Bersani, Mario Landolfi, Antonio Bassolino, Massimo Villone e Domenico Nania.

Ha spiegato il presidente di Polo Sud Laboccetta – si inserisce in più vasto ambito di iniziative finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema fortemente divisivo qual è, appunto, l’autonomia differenziata.

Un libro serve a testimoniare la necessità di dare respiro autenticamente nazionale ad una battaglia contro una legge, figlia dell’ancor più sciagurata riforma del Titolo V, profondamente ingiusta e terribilmente pericolosa per l’Italia intera”.

Una presentazione con autorevoli esperti della destra e della sinistra che stranamente concordano sul fatto che questa riforma debba essere fermata, la corte costituzionale ha previsto uno stop in previsione di alcune miglioramenti che dovranno essere compiuti dal Parlamento ma nello stesso tempo si aspetta la decisione della consulta relativamente ai referendum che sono stati consegnati e che potrebbero portare nuovi sviluppi.

Referendum sì, referendum no, si è dibattuto anche di questo, parlando di riforme e partendo dal concetto Patria, ripetuto spesso nel corso della presentazione e dell'importanza di essere uniti.

Da un lato, il cosiddetto presidenzialismo, declinato poi in premierato, attraverso modifiche apparentemente circoscritte alla nostra Carta fondamentale, ma di impatto profondo e radicale sui suoi complessi equilibri, dall’altro lato, l’interpretazione estrema, dirompente, dell’autonomia differenziata attraverso l’approvazione di leggi ordinarie.

Il governo attuale parla di riforme di tipo costituzionale e non ,vorrebbe mettere una bandiera su quella che chiama il “premierato” che poi è un presidenzialismo alla francese e su argomenti cari alla lega come il federalismo ma si è resa conto probabilmente che taglierebbe in due l’Italia, questa considerazione ha fatto sì che menti eccelse del sud e del nord si riunissero ad un tavolo per discutere di autonomia differenziata i cui esiti e risultati potrebbero danneggiare non solo il sud ma per certi aspetti anche il nord, è innegabile l’effetto devastante della “riforma” in termini di ulteriore allargamento del divario tra sud e nord dell’Italia.

Effetti negativi di varia natura su prodotti beni e produzioni regionale con un aggravamento del groviglio normativo e burocratico a detta di esperti costituzionalisti, con ripercussioni sul nostro elevato debito pubblico e sul costo del credito per non parlare degli effetti sui redditi dei lavoratori e delle famiglie.

Fassina è stato deputato della Repubblica dal 2000 al 2005 al FMI responsabile economia e e lavoro nel PD guidato da Pierluigi Bersani che ha firmato la prefazione del suo nuovo libro

“La partita non è finita perché a me pare che a cominciare da vertici della lega non abbiano non vogliano capire il messaggio quindi è importante che si continui a evidenziare perché l'economia differenziata nella versione estrema separatista della lega fa male all'Italia fa male al sud ma fa male anche al nord ed è importante che oggi da qua da Napoli venga un messaggio” il commento dell’autore.

Introdotta nella Costituzione nel 2001, ritornata al centro del dibattito pubblico dopo le richieste di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna e con il Disegno di legge Calderoli, l'autonomia differenziata divide la nazione.

Avversata come "secessione dei ricchi", il suo impatto sulla distribuzione di risorse pubbliche nazionali ha finora preoccupato prevalentemente il Mezzogiorno, ma i suoi contraccolpi fanno male all'Italia intera.

Confindustria, Banca d'Italia, associazioni dell'artigianato e del commercio, cooperative, ANCI, organizzazioni sindacali e Conferenza episcopale italiana hanno lanciato allarmi rimasti inascoltati.

L'autonomia differenziata penalizza lavoratori, famiglie e imprese non solo al Sud, ma anche al Nord, Stefano Fassina propone una strada alternativa per tutelare l'unità della Repubblica.

La prefazione di Pier Luigi Bersani.

In conclusione l’autore ha voluto sottolineare come il confronto sia sempre importante da qualunque parte venga e se ben motivato, la riflessione ha sollevato problemi che dovranno essere risolti in parlamento ed è stata una proficua giornata di “pedagogia costituzionale” le regole vanno fatte insieme, nord contro Sud, eliminando le differenze e i contrasti che vanno combattuti.

Photogallery - Napoli - Presentato a Napoli il libro di Stefano Fassina sull'Autonomia Differenziata - 15-01-2025

Photo by Andrea Carlino


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