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Scritto da Andrea Carlino  
Giovedì 27 Febbraio 2025 16:13

Finalmente al Vomero il museo dedicato a Roberto Murolo, da venerdì 21 febbraio apre le porte il "Mu", la casa museo che è diventata realtà grazie alla fondazione Roberto Murolo creata da Nando Coppeto scomparso a luglio e continuata dal fratello Mario "restituiamo alla città un pezzo fondamentale della sua storia culturale e musicale".


Il padre Ernesto l'ha abitata dopo aver vissuto a Chiaia per un periodo e trasferitosi al Vomero ha incominciato a frequentare i grandi della canzone napoletana dal maestro Tagliaferri all'impresario Bracco ai fratelli de Filippo fino ad arrivare ai tempi moderni con Lucio Dalla, Mia Martini e Fabrizio de Andrè uno degli ultimi ad essersi seduto sui divani che adesso sono diventati famosi.

Morto Roberto Murolo nel 2003 gia nel 2001 Fernando, meglio conosciuto come Nando, ha assunto la presidenza operativa della fondazione, fino al giorno della sua morte avvenuta nel 2024, ceduta poi al fratello Mario.

Il museo nasce come la continuazione di una esperienza artistica e musicale in cui sono intervenuti Renzo Arbore il professore Mario Franco critico cinematografico e docente all'Accademia di belle Arti, che hanno voluto affidare la continuazione di questa esperienza ai Coppeto prima Nando poi Mario.

Dal mese di settembre che lavorano ininterrottamente avendo realizzato un'intesa con i giovani musicisti napoletani ed aver firmato un protocollo con i giovani del servizio civile, si aprirà finalmente al pubblico dal 21 febbraio per tre giorni alla settimana.

Il museo è composto da quattro ambienti sotto una colonna sonora con le meravigliose canzoni del grande Mario e vengono conservati ed esibiti i trofei musicali, dal disco d'oro, al premio alla carriera nel 2002 nel 52° Festival della canzone italiana.

Si possono ammirare le chitarre, la scrivania, l'arredo della residenza della famiglia Murolo, l'antico mobilio ottocentesco ed una stanza dedicata al merchandising.

Di questo tesoro preservato fanno parte manoscritti originali, lettere autografe ed oggetti d’epoca tra cui radio, grammofoni, libri comprese numerose pubblicazioni francesi collezionate da Roberto Murolo oltre ad una nutrita raccolta di dischi a 78 giri per la maggior parte rarissime incisioni e provini inediti.

Le chitarre ed i mandolini appartenuti al Maestro, quadri e fotografie d'epoca spesso con dedica, premi , riconoscimenti ed attestati tra circa 200 targhe medaglie, coppe e pergamene.

Il museo vuole essere una casa, un luogo dove potersi incontrare e scambiare opinioni per parlare dell'evoluzione della canzone classica napoletana.

Il museo e Mario Coppetto per l'occasione si sono rivolti ai giovani che vogliono imparare il mestiere nobile come quello della liuteria, la chitarra come strumento di artigianato.

La casa della famiglia degli artisti napoletani vuole essere un luogo fruibile attraverso visite guidate, un luogo dove si farà attività di formazione di studio e dove si potranno anche organizzare micro concerti.

Permettere insomma ai cittadini e ai turisti la promozione della musica napoletana, diffondere le diverse anime di un mondo ancora tutto da scoprire.

"Roberto Murolo fu un finissimo musicista ed un artista ineguagliabile e noi vogliamo contribuire alla conoscenza della sua arte" il commento del sindaco Manfredi alla inaugurazione del museo.

 

Photogallery - Napoli - Nasce il museo dedicato a Roberto Murolo - 20-02-2025

Photo by Andrea Carlino


Andrea Carlino su Instagram

 




 

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