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Scritto da Giovanni Di Cecca  
Giovedì 13 Luglio 2023 12:00

 

Non sono passati neanche 15 giorni che l'opera del Maestro Pistoletto è andata in fumo nel giro di pochi minuti.

Ieri mattina intorno le 5, è stato dato fuoco al montone di stracci che erano posti sopra un architrave in ferro di fronte la statua di Venere, anche'essa andata in fumo


Fermo restando che l'opera fosse ad altissimo rischio era abbastanza chiaro, soprattutto per le baby gang che sono diventati una sono la spina nel fianco di Napoli da diversi anni.

Ad indagini in corso, già ieri sera, le Forze dell'Ordine, avevano individuato in un 32enne senza fissa dimora l'autore del gesto incendiario, che sarebbe stato inquadrato dalle telecamere di videosorverglianza della zona.

Si poteva fare di più e meglio per tutelare l’opera di Pistoletto?

Forse...

La si poteva chiudere a chiave nel cortile di un palazzo storico anziché esporla nel bel mezzo di una piazza centralissima? Certo, ma così avremmo svilito il messaggio dell’autore, secondo cui l’opera è viva, è l’arte che poggia i piedi per terra, esponendosi al mondo senza salire sui piedistalli.

Certo è che resta lo sgomento e l'indignazione, ed ora non rimane altro che cercare di risorgere dalla cenere

 

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